DEL PIERO a SYDNEY: “Un grande progetto centrato su di me. JUVE nel cuore”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Ale ha un ingaggio biennale: “Giocherò e farò crescere il calcio laggiù. La mia maglia resta la più venduta? Qui ho sempre fatto il mio dovere”…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA – (G.B. Olivero) – Quello che Del Piero troverà a Sydney è l’impercettibile e rarissimo punto di contatto tra realtà e sogno. La realtà di altri due anni da calciatore e da stella riconosciuta e acclamata, in continuità con il suo passato da campione e leader assoluto. Il sogno di un progetto costruito attorno a lui, di una missione da ambasciatore del calcio mondiale. La scelta di Del Piero, che partirà giovedì o venerdì della prossima settimana, combina d’incanto le due cose. Scendere di un paio di livelli come calciatore per crescere come uomo sotto ogni punto di vista. Ieri Ale ha parlato per 47 minuti: aveva un foglietto in mano per non dimenticare nulla, a dimostrazione dell’emozione inconsueta per un ragazzo che ha sempre avuto tutto sotto controllo. Quel foglietto non l’ha mai aperto.

Del Piero, perché questa scelta?
“Giocherò nel Sydney FC per i prossimi due anni: questi sono per me giorni speciali e diversi. È una avventura splendida, strepitosa, forte. Ho riflettuto a lungo e credo sia il posto migliore e la soluzione migliore. Mi ha convinto un progetto che non mi aspettavo, costruito intorno a me. Abbiamo tantissime idee, proveremo a realizzarle. Ci sarà una stretta collaborazione tra me e il club, tra me e la A-League e tutto il movimento. Con queste premesse si può fare ogni cosa e far crescere il calcio australiano”.

Tre mesi fa pensava di decidere in tempi più rapidi?
“Sì, ma credo che questo sia stato il periodo giusto per trovare la soluzione ideale. Ho avuto tante offerte, dall’Italia (Milan e Inter, ndr) e da ogni continente. È stato divertente saltare da un posto all’altro con la mente. Adesso il salto è finito: inizia l’avventura. Ho scelto con estrema lucidità. Offrirò tutto me stesso come calciatore e come persona, esattamente come ho fatto finora”.

Dopo 19 anni nella stessa squadra e nello stesso posto, un cambiamento radicale: è anche un modo per vivere quelle esperienze che le sono mancate?
“Sono emozioni forti. Vado lontano come chilometri, ma vicino come filosofia. Sydney è una scelta particolare sul piano calcistico e su quello umano. Tutti mi hanno parlato benissimo della città e del Paese, ma voglio scoprire con calma ogni cosa. Io avevo bisogno di qualcosa di diverso, anche se mi mancherà non aver giocato in Inghilterra o in Brasile. Anche in Australia, comunque, vado con ambizioni professionali: una delle prime cose che ho chiesto è se puntiamo a vincere…”.

Quali sono i primi propositi?
“Voglio portare lì quello che sono io e desidero confrontarmi con un Paese all’avanguardia dal punto di vista sportivo. E poi vado a Sydney per giocare, segnare, vincere e far sì che il movimento calcistico australiano possa evolversi”.

Si staccherà definitivamente da Torino?
“No, vivrò in maniera totale la nuova avventura, ma qui restano la casa, gli uffici, il negozio. L’unica differenza è che non mi vedrete passeggiare per Torino, ma per Sydney“.

Quando partirà?
“Presto. Adesso ci organizziamo, ma l’obiettivo è allenarmi con i nuovi compagni ed essere disponibile per la prima giornata di campionato che scatta tra un mese esatto”.

Quando ha capito che avrebbe dovuto lasciare la Juve? Come sono i rapporti con Agnelli?
“Sapete bene come la Juve sia nel mio cuore, continuerò a tifare e magari, orari permettendo, vedrò anche le partite in televisione. Però del passato oggi preferisco non parlare. Ricordo solo che ho dato tutto e di più e ci sono tante pagine belle nella mia memoria, compreso l’ultimo anno che è stato tra i più complicati ma vincente”.

Negli Juve store la maglia più venduta è sempre quella di Del Piero.
“Quando leggo queste cose, ammetto che mi scappa un sorriso. Qui ho fatto quello che dovevo fare”.