L’attaccante rossonero: “San Siro? E’ come un bufalo che ti fiata sul collo, non resta che correre”
L’attaccante rossonero Stephan El Shaarawy parla di Zlatan Ibrahimovic in un’intervista nel prossimo onumero di Max: “Grande impresa farsi stimare da Ibrahimovic, ma pensavo peggio. Il segreto è passargli la palla, o inizia a ringhiare. Bisogna saperlo prendere. Altrimenti, qualche dispetto te lo fa”.
Facile montarsi la testa: «Credevo fosse più facile non cascarci. Invece è dura. Quando vedi i calciatori ti viene da dire: ma come fanno a essere così presuntuosi?. L’ho pensato anch’io mille volte. Poi ti ci trovi dentro, con la gente che ti chiede foto e autografi, che ti pompa, e cominci a sentirti un fenomeno anche se non vuoi. Per fortuna c’è mio padre a tenermi con i piedi ben piantati per terra».
Lo stravagante look della punta rossonera: «Rino Gattuso appena si è accorto delle prime aggiustatine alle sopracciglia ha cominciato a cazziarmi di brutto: ‘tu devi pensare solo a giocare, hai capito?’ Grande. Mi mancherà. Mi hanno chiesto di rasarla appena ho messo piede a Milanello. Poi me l’ha chiesto anche qualcuno nello spogliatoio, ma un compagno mi ha difeso: ‘se si pettinano così Hamsik, Neymar e Cissè, non vedo perchè non possa farlo anche luì
L’atmosfera dello Stadio San Siro: “E’ un posto pazzesco, è come un bufalo che ti fiata addosso per 90 minuti. Dal campo lo senti tantissimo. Io allora pedalo, vado a mille, inseguo tutti i palloni, perchè la gente alla fine è questo che vuole”.
