INTER. CASSANO non sente i fischi, ride e illumina. È un altro ANTONIO

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Subito un assist: a -19 dal bonus di 200 mila euro. “Giocare con Sneijder e Milito è facile, ora mi è tornato il sorriso. L’Inter è davvero tanta roba”…

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RASSEGNA STAMPA – (M. Dalla Vite) – Meno diciannove. Il contatore-bonus di Cassano dice proprio così: -19. Perché al momento di stipulare il biennale con l’Inter, al contratto di FantAntonio è stata allegata la voce legata ai bonus. Dettaglio: a quota 20 sommando gol, assist e rigori procurati, il numero 99 guadagnerà 200.000 euro. Meno diciannove sì, perché un assist è stato fatto, rapido come una saetta, preciso come una cucitura dal sarto, decisivo per piallare il Pescara e mettere Milito alla voce gol.  Cassanate? Zero. “Quando ho scoperto che sarei stato titolare — dice Antonio a Sky —? E mica ve lo dico… È stato un bell’esordio, la squadra ha giocato bene. Del resto, poi, giocare con Sneijder e Milito è facile, con due giocatori di alto livello così…”. FantAntonio sorride, ridacchia. “Certo, dobbiamo migliorare fisicamente, ma siamo ancora all’inizio. L’intesa con Nagatomo? Mi fa passare il tempo velocemente: stamattina sono andato a svegliarlo alle 9, non voleva alzarsi: quando voglio perdere un po’ di tempo o m’annoio vado da lui, io e Wes lo massacreremo. La Roma? Ora pensiamo al Vaslui“.  FantAntonio entra su questo campo benedetto sorridendo a e con tutti: è sereno, comincia una nuova vita professionale, appena tocca palla viene sommerso di buuuu e fischi da parte del pubblico pescarese. Tira dritto. Alla fine, per ora, aveva ragione lui: “Chi ci ha guadagnato di più nello scambio con Pazzini? Noi, ovvio”, aveva detto. Cassano un assist, Pazzini zero gol. È un inizio, poi si vedrà. Stramaccioni — continua Antonio a Premium ? La sua imitazione mi fa ancora ridere, è una persona vera che merita tutto il bene. Oggi la cosa importante era vincere e giocare bene, ma se la condizione migliora possiamo fare di più perché siamo davvero tanta roba. Se ero stanco? No, ero morto”. Il resto della storia la racconta Javier Zanetti: Antonio è un fuoriclasse e cercheremo di metterlo in condizione di esprimersi, sperando che possa aumentare la nostra qualità insieme ai suoi compagni di reparto”. Qualità che s’impenna, quota-bonus diminuita e soprattutto una cosa: Cassano c’è. “Sì, mi sono divertito: adesso mi è tornato il sorriso”.