MILAN. PAZZINI: “Qui è il top. Io erede di INZAGHI? Mi basterebbe essere la metà”

Le prime parole dell’attaccante rossonero in conferenza stampa a Milanello…

E’ il giorno di Giampaolo Pazzini, la punta ex Inter, è stato presentato ufficialmente quest’oggi a Milanello. Queste le sue parole:

“Le prime sensazioni sono davvero buone, la trattativa è stata veloce. Sono molto contento, il Milan è il top e non si poteva dire di no. Conoscevo diversi ragazzi, mi stanno aiutando a inserirmi al meglio.
Ho molta voglia di fare, tante motivazioni, voglio ritornare il giocatore che ero sino a cinque mesi fa quando ero un punto fisso anche della Nazionale. Posso dare subito entusiasmo e voglia. Arriva subito la Sampdoria, tutti sanno il rapporto che ho avuto con la piazza. Punto a partire con il piede giusto”.

“La mia frase alla presentazione dell’Inter? Sono sincero, ho detto quello che pensavo perché sapevo tutto. Non me l’aspettavo ma sono state scelte loro, le ho rispettate. Le domande sulla questione andrebbero fatte a qualcun altro, non a me. Io sono a posto con la mia coscienza. Io erede di Inzaghi? E’ un esempio, per l’entusiasmo e per quello che ha dato qui. Mi basterebbe fare la metà di quanto ha fatto lui in carriera. Sono cambiati tanti giocatori in questo club, capisco che non sia semplice da fuori vedere un Milan così diverso ma credo possa essere uno stimolo per noi ridare entusiasmo alla piazza”.

“Con Antonio Cassano sono legato dai tempi della Sampdoria. Gli ho detto per scherzo che aveva bisogno di me per finire in prima pagina sui giornali. Lui resta un grande giocatore, io posso solo dire di essere molto felice qui. Non so perchè qui non fosse contento. Il mister ha tanti giocatori a disposizione, mi metterò a sua disposizione: ho tanta voglia di fare bene, poi spetterà a lui decidere. Montolivo era contento, ci conosciamo da quando siamo bambini, strano ma bello ritrovarsi qui. Siamo amici e speriamo di toglierci altre soddisfazioni insieme”.

“Sarà importante partire bene domenica contro la Sampdoria. Con l’Inter esordirei con una doppietta, vorrei ripartire da lì. Per tornare in Nazionale devo fare gol e giocare al meglio con il Milan: questo, ora, è l’aspetto più importante. Arrivo in una società mondiale, spero di fare bene e basta. Sono convinto che qui ci siano giocatori importanti, possiamo disputare una buona stagione”.

“Il mio addio all’Inter? E’ inutile stare a guardare il passato, è andata così. Sono stato avvisato con una telefonata di non far parte dei piani la sera prima della presentazione. Qui vedo diversi giovani con voglia di fare, capisco l’amarezza dei tifosi guardando la situazione al di fuori ma proveremo a ridare entusiasmo sul campo. Kakà? La società farà le sue scelte, ci sono comunque già giocatori molto importanti anche se con lui parliamo di un campione assoluto”.

“Spero di essere decisivo non solo nel derby, ma in tante altre partite. Non intendo fare polemiche, ho ricevuto tanti bei messaggi dai miei ex compagni e mi hanno fatto molto piacere. Il resto ora non è più importante. Quando si arriva in una squadra come il Milan, si spera di restare il più a lungo possibile. Di certo, non sono più un giovane ma sono un ambizioso, nella mia testa c’è sempre la voglia di vincere anche perché nella prima parte della mia carriera non ho mai alzato molti trofei”.