CALCIO. MILAN aggrapPATO. L’anno zero sarà del brasiliano

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Tanto lavoro, buona tenuta fisica, la numero 9: per dimenticare Ibra, Allegri punta tutto su Ale…

(Getty images)

 

RASSEGNA STAMPA (M. Pasotto) – Alla fine è stato l’unico ad aver resistito alle burrasche di bilancio e di mercato. L’unico per cui le parole spese da Berlusconi sono state mantenute. L’unico su cui il Milan ha davvero intenzione di investire nel ‘progetto anno zero’. L’opera di ricostruzione rossonera parte da Pato. Ad attenderlo c’è una maglia col numero 9. Dovrà essere la stagione di Ale. Se ulteriori problemi fisici o basso rendimento dovessero colpirlo anche stavolta, per il Milan, orfano di Ibra sarebbe un disastro. Le premesse sono fra le migliori. Le sensazioni ottime. Chi gli è stato vicino in queste settimane racconta di un ragazzo molto responsabilizzato dagli eventi, consapevole di essere diventato il punto di riferimento del nuovo gioco costruito da Allegri. Soprattutto, Pato sembra essersi lasciato alle spalle le amarezze muscolari. L’obiettivo era allenarsi con intensità e partecipare all’Olimpiade senza passaggi in infermeria. C’è riuscito e Ale ora è un ragazzo felice. Un’estate di lavoro con poche ferie e tanti allenamenti. Le buone intenzioni sono deducibili anche dal rientro a Milanello, che avverrà giovedì dopo l’amichevole del Brasile contro la Svezia di Ibra in programma domani. Avrebbe potuto chiedere qualche giorno in più, Allegri glieli avrebbe concessi. Ma non l’ha fatto. Il fisico sta rispondendo bene, non c’è motivo di fermarsi e poi c’è un messaggio chiaro da mandare a tutti. Ibra è andato via, e Pato di certo non piange. Anzi, senza l’ingombrante presenza dello svedese Ale rilancia ed esibisce la maglia numero 9: quella di Weah, Van Basten e Inzaghi, quella del suo idolo Ronaldo.