LONDRA 2012. PRESCIUTTI e TEMPESTI show. Chiusa l’era dell’Ungheria

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Match super: gli azzurri dominano contro i vincitori delle ultime tre Olimpiadi. Domani in semifinale c’è la fortissima Serbia…

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA (S. Arcobelli) – Impresa emozionante ieri nei quarti contro l’Ungheria, tricampione olimpica uscente. E pur trovando in semifinale la Serbia, potremo sempre ricordarci della finale mondiale vinta a Shanghai un anno fa. Le ambizioni azzurre crescono direttamente proporzionali alle difficoltà di un torneo che si è acceso nei quarti facendo avanzare le migliori espressioni della pallanuoto. Temevamo l’Ungheria per i suoi tiratori scelti, e li abbiamo saputi intercettare con la solita difesa solida, e un attentissimo Stefano Tempesti in porta, provvidenziale soprattutto nelle superiorità. Il Settebello ha giocato una super partita sin da subito: quand’era sotto, ha subito recuperato; quando ha condotto il pallino delle operazioni, ha mantenuto la calma e gestito sapientemente il vantaggio; quando ha dovuto difendersi dal tentativo disperato di rimonta magiara nel finale di fuoco, non ha mai perso quella disciplina nel chiudere e rilanciare, come dimostra il gol in controfuga del 9-6 di uno dei tre cecchini più in vena di ieri: Pietro Figlioli. Gli altri due sono Christian Presciutti e Maurizio Felugo, il leader in campo. Abbiamo giocato all’ungherese, sfruttando il coraggio di osare al tiro, di aprire la difesa avversaria quando meno se l’aspettava. Madaras del Recco sino all’ultimo minuto ha provato ad agguantare il pari, ma l’Italia ha saputo imbrigliare anche le idee ai funambolici ungheresi, tenuti in partita anche da Denes Varga ma forse un po’ traditi da Biros e Steinmetz, mentre Kasas ha risolto solo in una circostanza lamentando qualche botta alla gamba. Un successo difeso caparbiamente negli ultimi due minuti da un’Italia dotata di risorse impensabili, anche se già mostrate ampiamente con il titolo iridato.