EURO 2012. GERMANIA contro LOW: “Sono il responsabile ma resto al mio posto”

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Pierfrancesco Archetti) – Il c.t. risponde alle critiche: “Riaccenderò la squadra”. A Wuppertal 13 tifosi feriti in scontri tra italiani e tedeschi…

(Getty images)

 

Autografi, sorrisi e propositi stonati in un giorno poco felice. Partita da Varsavia con le cuffie in testa, per non parlare e non sentire, la nazionale tedesca è arrivata a Francoforte con tre giorni di anticipo su quando credeva. Eppure la popolarità ha reso la gente più comprensiva. L’uscita 13 dell’aeroporto è diventata un piccolo stadio e il presidente federale Wolfgang Niersbach, da ex giornalista, ha voluto impressionare la platea con complimenti pubblici: “Il nostro allenatore ha fatto un lavoro di classe, siamo felicissimi di averlo con noi: la squadra ha fallito l’obiettivo però ha un futuro, è giovane e piena di talento. Passata questa delusione cresceremo ancora”.

 

Lancio di spaghetti. I tedeschi possono sembrare tonti o troppo sportivi: in realtà non è così, la reazione a Francoforte è stata quella dell’infatuazione verso chi stava sempre in tv nei giorni scorsi. In 28 milioni hanno seguito la sconfitta con l’Italia, le piazze erano strapiene e il maxi schermo solo a Berlino ha radunato mezzo milione di tifosi. Ci sono stati incidenti, con atteggiamenti razzisti nei confronti degli italiani: dal lancio di spaghetti (la Germania aveva fatto passare la fame?) a insulti e botte tra gruppi di nazionalità diverse. Scontri in molte città con apice a Wuppertal, dove circa 800 tedeschi hanno fronteggiato 600 italiani: 13 feriti e 27 fermi.

Colpa mia. “Dopo le lacrime e la delusione, ci resterà il broncio per qualche giorno, poi ricominceremo a lavorare”, ha detto Löw. “Io resto, non vedo perché tutto debba essere messo in discussione. Sono il responsabile della sconfitta, dovrò riaccendere la squadra, ma sono convinto che ce la faremo e che il 15 agosto sarò al mio posto nell’amichevole contro l’Argentina. Il c.t. ha un contratto fino al 2014: è stato sostenuto anche da Miro Klose, il grande escluso nel primo tempo: “Troppi errori stupidi in campo, non fuori. Ritiro? Io vorrei restare in nazionale, ci penserò”. Da ieri però sono rispuntati anche i critici dell’allenatore. L’ex capitano Michael Ballack, sempre velenoso da quando è stato estromesso dal gruppo, ha detto che “troppi cambi non hanno dato identità alla squadra. Ci sono molte domande da porsi sul conto del c.t.”. E anche Franz Beckenbauer è rimasto sorpreso: “Non era la solita Germania di questo Europeo. Prima di questa partita pensavo potesse vincere il trofeo, ma il successo dell’Italia è stato meritato”. Tutti contro Löw, tranne la claque all’aeroporto di Francoforte.