ZEMAN: “Voglio dare ciò che non ho dato nei primi due anni. Totti il più forte che ho visto”

Le parole del neotecnico giallorosso ai microfoni di Roma Channel….

(getty images)

 

Su Roma Channel va in onda l’intervista a Zdenek Zeman, il nuovo allenatore giallorosso. Ecco di seguito le parole del boemo

Le sensazioni nel tornare e nel vedere la passione della gente
“Son contento di essere tornato dopo tanti anni in un ambiente che mi ha dato soddisfazioni e in cui mi sono divertito. Spero che riusciamo a darci qualche soddisfazione. In quei 2 anni speravo di dare qualcosa di più alla gente. In questi 13 anni i tifosi spesso mi hanno chiesto di tornare, sono contento e spero di regalare quello che non ho regalato in quei 2 anni”

Quanta voglia ha di ricominciare?
“Ora ho finito da poco, mi devo ricaricare poi spero di cominciare un lavoro che spero mi divertirà e che divertirà giocatori e tifosi”

Quanto è adatta a lei questa Roma?
“Spero sia adatta, in questa squadra ci sono giocatori di talento”

A Pescara dicono che lei si arrabbiava molto per due passaggi orizzontali
“Non è che mi arrabbio, capisco che nel calcio non sempre si può fare quello che uno vuole. Nel mio calcio cerco di eliminare le cose inutili, e per me il passaggio orizzontale se non c’è nessun avversario che ti copre è inutile, è solo prestarsi la palla. Bisogna cercare di fare sempre qualcosa che abbia un significato. Luis Enrique? Penso che è normale che uscendo dalla scuola del Barcellona, dove si gioca tanto sul possesso, e possesso significa che devi preparare a lungo l’azione che ti porta alla conclusione. Io sono più veloce, nel senso che facendo tanto possesso si riesce a dare tempo all’avversario di sistemarsi in difesa ed è normale che contro un avversario chiuso è più difficile rispetto ad una difesa non preparata, non sistemata. La differenza è li, anche se poi dipende dal tipo di giocatori che hai in squadra”

Quanto è importante in Zeman il tiro da fuori?
” I tiri dalla distanza li chiamo sempre i tiri della disperazione, nel mio tipo di gioco l’attaccante deve poter essere servito”

I complimenti di Guardiola
“Fanno piacere i complimenti di tutti, anche della gente per strada e anche di Guardiola che è espressione di un calcio mondiale”

Il Barcellona la squadra più forte di tutti i tempi?
“È difficile fare il paragone con le squadre di tutti i tempi. Quando ero giovane c’era il Real Madrid che ha vinto 5 Coppe Campioni di fila e penso c’erano grandi calciatori ma è normale che si confrontavano con altri tipi di squadre. Quello che ha fatto il Barcellona negli ultimi tempi ci sono poche squadre che lo hanno fatto nella loro storia”

45 gol in casa e 45 in trasferta quest’anno
“Si, abbiamo giocato sempre allo stesso modo, cercando di imporci”

Sul ruolo di De Rossi
“Si è creato un equivoco, per me De Rossi non è un regista alla Pirlo ma è un centro mediano che può dare equilibrio alla squadra, poi che possa giocare in tutti i tre ruoli del centrocampo è un altro discorso, dipende sicuramente da quello che esige la squadra, dove può essere più positivo per la squadra”

Pjanic che ruolo può ricoprire?
“Non lo vedo mediano basso, poi sono tutte supposizioni, quando avrò la squadra in mano magari lo metto terzino, ma ho i miei dubbi”

Totti?
“Il giocatore più forte che ho avuto, aveva del talento e l’ha fatto vedere. Ha cambiato ruolo, è diventato centravanti e quindi è più suscettibile a prendere falli. Sono stati importanti i due infortuni che ha avuto”

Lo ha sentito?
“No, so che ora è in America”

Che ruolo hanno gli esterni nella sua idea di calcio?
“Per me nel calcio ci sono due fasi, devono partecipare tutti. I terzini siccome gol si fa in area di rigore, devono andare quando possono in quella zona”

Su Alberto De Rossi
“Ha lanciato sempre grandi giocatori, già ai tempi miei tanti ragazzi sono entrati in prima squadra”

Ultimamente si gioca sempre più col pallone e meno sul fondo
“A me hanno detto che sono antico, ora tutti stanno tornando a farlo. Il fondo fa parte della base, non si può fare durante il campionato quindi si deve fare prima o dopo”

Un ritiro diverso?
“Spero che riuscirò a lavorare secondo i miei programmi e che ci presenteremo al campionato in discreta forma si dice”

Torneranno le doppie sedute?
” Si, penso che bisogna lavorare, più lavori più puoi migliorare”

I ritiri sono stati aboliti da L.Enrique, cosa ne pensa?
“Io non ho mai fatto ritiri prima di venire a Roma, a Roma è utile farli”

Sulla possibilità dell’Europa League
“Sono uno a cui piace competere, più competizioni abbiamo meglio è”