DE SANCTIS: “Fischi all’inno? Si può protestare in un’altra maniera. Nazionale? Possiamo fare grande europeo”

Il portiere del Napoli e della Nazionale ha parlato commentando la stagione dei partenopei e alla vigilia degli Europei…

(Getty Images)

 

Morgan DE SANCTIS ha parlato ai microfoni di Radio Marte parlando della vittoria della Coppa Italia e alla vigilia degli Europei.

Ecco le sue parole:

“Faccio tantissimi auguri al presidente, spero che continui così, con la sua verve e il suo entusiasmo che lo hanno contraddistinto nei suoi otto anni di Napoli”.

Sulla Coppa Italia

 “Ho provato sensazioni uniche, l’ho sempre detto dal primo giorno che il mio obiettivo era vincere un trofeo a Napoli. Avevo un cruccio fin dall’anno scorso, dopo essere usciti senza meritarlo con l’Inter. E’ stato bellissimo, a Roma, contro la Juventus. Sono felice per i nostri tifosi”.

Sul Napoli

 “Da quando è arrivato Mazzarri stiamo facendo grandi cose, a Dimaro abbiamo lavorato come sempre con intensità. Ricordo il mio discorso, restare tra i primi cinque in campionato, fare bene in Champions e provare a vincere la Coppa Italia. Ci siamo riusciti. Altri discorsi sono stati fatti da una componente napoletana che ha da sempre cercato di dar fastidio a questa squadra. Resta la delusione di Bologna, d’altronde abbiamo giocato anche bene … peccato”.

Sulla stagione 

Contro l’Atalanta è stato il momento più difficile, avevamo voglia di rifarci dopo due sconfitte contro Juve e Lazio, ci è andata peggio. Poi ci siamo ripresi inanellando una serie di risultati, ripeto, è arrivata poi la delusione di Bologna”.

Sulla Champions 

 “Tra i momenti più belli annovero sicuramente la vittoria di Villarreal e quella contro il Manchester City al San Paolo. A Londra facemmo una buona partita, ci trovammo in difficoltà perché di fronte avevamo una grande squadra che aveva cambiato da poco guida tecnica. Sono tornati protagonisti quei calciatori che erano stati messi da parte, campioni come Lampard, Terry e Drogba. La Champions non l’ha vinta la più forte per gioco espresso, ma una delle 4 più forti d’Europa”.

Bilancio stagionale

 “Non voglio mettere pressione come fanno alcune persone, non mi piace, purtroppo quelle componenti che hanno tentato di destabilizzarci alzando l’asticella lo faranno sempre. Mi è piaciuta la dichiarazione del presidente l’altro giorno: i veri  giudici sono i nostri tifosi, sta a loro valutare il nostro cammino. Purtroppo hanno detto di tutto, molti componenti dei media napoletani hanno parlato molte volte a sproposito cercando di screditare il nostro lavoro”.

Un voto alla stagione del Napoli 

 “Dò 9 alla stagione del Napoli. 10 se fossimo riusciti a vincere a Bologna, alla fin fine bastava fare un gol”.

Sul futuro 

 “Bisogna integrare in questa squadra grandissimi calciatori, non m’interessa l’età e il prezzo. E’ importante che arrivino grandi calciatori che abbiano soprattutto tantissimo entusiasmo. Napoli è una piazza che ha bisogno d’entusiasmo. Certamente bisogna migliorare la squadra”.

Obiettivi futuri – “A settembre il presidente e l’allenatore, di comune accordo, illustreranno ai tifosi gli obiettivi stagionali. Non ci siamo tirati mai indietro e daremo sempre il massimo”.

Sulla Nazionale –“Ci sono tutti i presupposti per fare un grande Europeo, ma non sarà per nulla facile, viste anche le altre squadre che abbiamo nel girone”.

Su Mazzarri, Lavezzi e il futuro“Il mister ha un rapporto speciale con tutti i calciatori. I meriti più grandi sono suoi, sotto tutti i punti di vista. E’ riuscito ad impermeabilizzarci da tutto, siamo un blocco monolitico che non teme nessun tipo d’influenza esterna. Spero che rimanga. Il progetto del Napoli è importante a prescindere dagli uomini che verranno o andranno via. Mi riferisco anche a Lavezzi, nel giorno in cui un calciatore dovesse lasciare questa squadra, sarà per tanti fattori ed andrà soltanto applaudito: avrà nuovi stimoli, stipendi ecc. ecc. Ai tifosi bisogna dire la verità ed essere leali”.

Sui fischi all’inno – “Io l’ho cantato, rappresenta la mia nazione. Mi rendo conto che ci sono delle difficoltà, ma per manifestare un malessere ci sono modi più democratici. Si può protestare in un’altra maniera”.

Sull’ Europeo – “Ho compiuto 35 anni da poco, la sfida voglio vincerla ogni giorno, rimanendo a questi livelli e cercando di avere sempre gli stessi stimoli”.