LAZIO. REJA: “Gli infortuni ci hanno condizionato. Senza avremmo già raggiunto la Champions”

Il tecnico parla nel giorno della vigilia della trasferta di Novara

 

(getty images)

 

Edy Reja, ha parlato dal Centro Sportivo di Formello, nella conferenza stampa prima della trasferta di Novara, in programma domani alle 12,30.

Clima un pò polemico poco prima delle dichiarazioni del tecnico, quando un giornalista ha chiesto a Reja delucidazioni sul cambio Alfaro-Cana. Il mister ha esposto in maniera colorita le sue ragioni, anche perchè non gli è piaciuto quanto scritto sui giornali nei giorni post Lazio-Lecce. Poi però la situazione si è normalizzata e l’allenatore biancoceleste ha sottolineato i tanti problemi di formazione e gli infortuni che si sono verificati dall’inizio della stagione a oggi.

Poi le parole sulla partita di domani: non sottovalutare il Novara, è l’imperativo di Reja. I piemontesi hanno fatto soffrire tante squadre quest’anno e nonostante siano quasi condannati alla retrocessione, faranno la loro partita.

Ecco la conferenza stampa integrale:

Qual’è la condizione della squadra?E’ questo il momento di stringere i denti?

“Siamo in condizioni favorevoli considerando la classifica e la squadra sta facendo il massimo. Stiamo stringendo i denti. A Novara bisogna andare con il piglio giusto e ripetere la prestazione con il Lecce. Dal punto di vista caratteriale bisognerà fare una grande partita. Loro non saranno demotivati; hanno fatto soffrire parecchie squadre. Il nostro momento non è molto positivo perchè invece di recuperare qualche giocatore, continuiamo a perderli. Matuzalem ha ancora il ginocchio gonfio ed è affaticato. Dopo il gol di domenica ha avuto i crampi, anche nella parte del polpaccio. Mi auguro di riuscirlo a recuperare per domani. Per ora siamo ancora terzi in classifica e quindi in condizione di poter andare a Novara a cercare di fare il massimo, ma come ho già detto, di qui alla fine del campionato. Fuori casa non è che abbiamo fatto un gran girone di ritorno, anche per i cambi dovuti agli infortuni. Una squadra trova il suo assetto quano hai tutti disponibili. Gli interpreti ora sono diversi e stanno facendo non bene, ma benissimo. Chiederò ulteriori sforzi a questo gruppo per poter raggiungere l’obiettivo terzo posto”.

C’è la possibilità di vedere una Lazio a due punte?

“Se giochi con uno davanti Rocchi ha dei movimenti che riescono a far partire anche i centrocampisti e gli esterni, Kozak è invece un finalizzatore. E’ probabile quindi che cercheremo di avere di più in attacco, perdendo poi però un pò di peso a centrocampo”

Sugli infortunati, spera di recuperare Konko e Radu? E quelli di lungo corso come Lulic e Klose? Quando torneranno?

“Io spero di recuperare Radu e Konko per domenica ad Udine, in settimana valuteremo. Non sono in condizioni ottimali, oggi sarà il primo allenamento con noi dopo l’infortunio per Konko. Forse a Novara qualche minuto finale ci sarà per lui. Le ultime due partite poi spero di recupare Klose e Lulic, non penso possano tornare prima. Spero di avere la disponibilità di questi giocatori. Sabato Miroslav dovrebbe ricominciare a lavorare con la squadra. Lulic non prima delle ultime due. Il suo infortunio è stato un pò più grosso rispetto a quello di Klose”.

Quanta influenza hanno avuto i problemi di formazione? Su una scala da 1 a 10?

“Secondo me 10. Noi con la squadra al completo a quest’ora eravamo già in Champions anche se non è verificabile ma voi lo sapete. Domenica abbiamo perso l’opportunità di respirare un pò di più. Due punti in più in questo momento del campionato erano fondamentali”.

Come si vince una partita come quella di domani?

“Ieri abbiamo parlato con la squadra anche di qualche difetto delle ultime partite. Negli ultimi sette minuti abbiamo avuto sei o sette palle da poter gestire sicuramente meglio. Non abbiamo conquistato neanche un fallo e questo è un difetto da eliminare. L’esperienza che abbiamo è quella che ci aiuterà e che ci deve aiutare di qui alla fine, anche domani. L’aspetto caratteriale è fondamentale. Sul calendario non siamo stati molto favoriti, rispetto alle dirette concorrenti, sugli orari delle partite e sui giorni in cui abbiamo giocato. Domani per esempio giochiamo qualche ora prima. Con tutte le difficoltà che ho questo aspetto lo sottolineo, con la rosa al completo non me ne sarebbe importato nulla”.

Come ha motivato e come sta motivando la squadra?

“Ho fatto i complimenti alla squadra, soprattutto dopo la gara con il Lecce. Non era facile nelle condizioni in cui eravamo e anche per lo spessore del Lecce, che nonostante la posizione di classifica, ha 4 o 5 giocatori di livello. Loro hanno giocato bene, ma la mancata vittoria è dipesa da noi, non certo per meriti loro. Abbiamo fatto una grande partita e mi sono complimentato con i miei ragazzi. Non abbiamo un gioco spettacolare, ma in questo momento qui non è fondamentale”.

E’ la sua migliore stagione da quando allena?

“Mi auguro che sia la mia migliore stagione, però spero di dirlo alla fine del campionato perchè adesso non conta niente. Noi, se non avessi avuto i problemi degli infortunati, avremmo bissato la stagione dello scorso anno, già saremmo stati sui 66 punti. Le rivali stanno tutte balbettando, tutte quelle impegnate nelle coppe Europee. Tutte hanno avuto un abbassamento nel girone di ritorno. Per quello che abbiamo fatto fin’ora, meriteremmo il raggiungimento della Champions”.

Ha riscoperto Candreva. Lo confermerebbe?

Candreva, ha avuto qualche difficoltà visto che è stato sempre in prestito, però è un ragazzo che è sempre stato convocato in Nazionale, quindi è chiaro che ha dei mezzi importanti. Non si era trovato bene a Cesena, ma quando ha giocato ha sempre fatto delle buone prestazioni. Considerando anche l’aspetto psicologico per come è venuto, per i problemi con i tifosi, lui però ha reagito in maniera straordinaria. Lui è andato contro tutti e ha fatto vedere le sue capacità. Mi ha fatto piacere che domenica prima della gara è andato sotto la curva a riappacificarsi con i tifosi. Spero continui così perchè ci sta dando una grossa mano”.