ROMA. LUIS ENRIQUE: “Adesso dobbiamo dimenticare questa brutta sconfitta e pensare solo alla Fiorentina”

Le parole del tecnico giallorosso dopo il pesante ko subito contro la Juventus… 

(getty images)

 

Al termine della partita di Torino, ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore della Roma Luis Enrique.

 Ecco le sue parole:

 

Un commento su confronto che Lamela ha avuto  con Lichtsteiner, dopo che quest’ultimo gli fa il segno del 4 a 0.

Non è bello per un calciatore di questo livello fare un gesto del genere quando già stai vincendo quattro a zero. Non è bello, però, neanche quello che ha fatto Lamela.

Oggi non siete mai riusciti a mettere in difficoltà la Juventus: è preoccupato di questo?

Dopo che in otto minuti la squadra avversaria ti fa due tiri in porta e due gol la partita era quasi finita. Il due a zero però ci dava ancora qualche speranza, ma dopo il tre a zero e con un uomo in meno è finita. Non c’è niente da dire, solo fare i complimenti alla Juventus che adesso è capolista.

Tenere in panchina uno con la personalità di Totti è stato un po’ rischioso

Non sono d’accordo, perché nella partita di Coppa Italia Totti ha giocato. È facile fare un discorso di questo tipo dopo una sconfitta del genere. Io pensavo che questa fosse una partita molto fisica, come poi è stata. Visto che in otto giorni dobbiamo giocare quattro partite ho pensato che fosse meglio lasciare Totti in panchina e che questi fossero i ragazzi più appropriati. Continuo a pensarla così e adesso dobbiamo pensare ai prossimi impegni. Abbiamo due partite di seguito in casa, prima con la Fiorentina e poi con il Napoli, e sono due scontri diretti che diranno cosa abbiamo fatto in questa stagione. Una sconfitta come questa però ci preoccupa.

C’è anche un motivo tattico nella scelta di avere un centrocampista in più o è solo una questione fisica?

Un po’ tutto, ma non dimentichiamoci che Pjanic ha sempre giocato da trequartista, anche se con noi gioca da interno.

Una partita così importante non può finire dopo dieci minuti perché la Roma non riesce a contrapporre la stessa intensità alla squadra prima in classifica.

Lo so, ho giocato a calcio e so che l’intensità è la cosa più importante. Non siamo riusciti ad avere la stessa intensità dell’avversario, ma questo è l’avversario che ha più intensità nel campionato. I ragazzi oggi in campo sono scesi con un’intensità che non era allo stesso livello di quella dell’avversario.

In vista della corsa al terzo posto, pensa di cambiare qualcosa in queste ultime partite o continuerà così?

Abbiamo cinquanta punti, ci sono state tante brutte sconfitte ma qualcosa di buono l’abbiamo fatta, visto che stiamo lottando con altre squadre per il terzo posto. Quando si avvicina la fine del campionato è sempre difficile prevedere cosa succederà. Ogni partita ha le sue difficoltà, anche se una partita contro un avversario che si trova più giù in classifica può sembrare facile, ma non è così. Abbiamo tre partite in casa con Fiorentina, Napoli e Catania e dobbiamo andare a Cesena e a Verona. In trasferta dobbiamo migliorare, ma in casa stiamo facendo un bel lavoro. Adesso dobbiamo dimenticare questa brutta sconfitta e pensare solo alla Fiorentina.