Una sintesi dell’articolo de ” La Gazzetta dello Sport”. Due magie di Newey e la Red Bull sembra quella del 2011. Le Lotus dietro il tedesco
(GETTY IMAGES)
Pole, vittoria, giro veloce e di nuovo davanti a tutti nel Mondiale: è sembrato di assistere a un replay del 2011, quando Sebastian Vettel e Red Bull dettavano legge. È stato così solo per il pilota tedesco che, con una Red Bull meno scorbutica dopo i due ritocchi del mago Newey, è riuscito a sfruttare a fondo la pole, arrivando davanti alla prima curva. Un piccolo, ma importante mattoncino per chi ha ambizioni di successo, perché avendo «aria pulita» davanti le gomme si degradano meno. Vettel ha gestito al meglio la gara, ritardando la prima sosta e poi rintuzzando gli attacchi di Kimi Raikkonen, che si è rivelato a sorpresa il rivale più temibile. I grandi delusi sono invece Hamilton, Button e Rosberg: Lewis e Jenson si sono ritrovati a guidare una McLaren sbilanciata, che ha deteriorato presto le gomme posteriori. Inoltre Hamilton ha perso 15-20″ per un guaio alla posteriore sinistra nei primi 2 pit stop e ha chiuso 8o. Button non ha visto neppure l’arrivo per uno scarico k.o., quando era già dietro per una foratura e un guasto al differenziale. Rosberg, invece, scivolato al 9o posto dopo via, si è segnalato soprattutto per due manovre al limite su Hamilton e Alonso, non sanzionate dai commissari. Fernando non ha gradito («si è rischiato di avere brutte notizie non solo lontano dalla pista») perché convinto che altrimenti avrebbe potuto scavalcare Di Resta e centrare quel 6o posto che era il suo obiettivo. E nel fine settimana apparentemente più difficile, la Ferrari registra anche i primi punti di un Massa, finalmente grintoso. Ora non resta che sperare nei test del Mugello.
