INTER. STRAMACCIONI: “Finchè la matematica non ci condanna, noi crediamo al terzo posto”

Le parole del tecnico nerazzurro dopo il pareggio contro la Fiorentina…

(Getty Images)
 
Andrea STRAMACCIONI ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio a reti bianche tra Inter e Fiorentina.
 
Ecco le sue parole: 

Perché l’Inter non è riuscita ad essere brillante e propositiva come magari ti aspettavi che potesse essere nel corso della partita?

Secondo me in gran parte per merito della Fiorentina. Credo che abbiano fatto una prestazione importante anche in fase di non possesso e noi, probabilmente, in fase di possesso un piccolo passo indietro rispetto a quello che avevamo visto in casa col Chievo. Non tutte le partite sono uguali e non tutte hanno la stessa storia, non era facile giocare contro questa Fiorentina. Nelle ultime due partite anche Milan e Palermo hanno trovato difficoltà. Oggi noi abbiamo provato e preparato una partita per cercare di metterli in difficoltà, a tratti ci è riuscito e per gran parte ha fatto bene la Fiorentina.

 

Questa era una Fiorentina che si presentava con delle assenze. C’era già dall’inizio l’idea di una partita diversa, anche per il sistema di gioco che hai adottato oggi un’Inter molto offensiva con molti giocatori che potevano far male nell’uno contro uno?

Si, dal momento in cui la Fiorentina è andata verso una formazione con cinque difensori bloccati, con i tre centrali molto forti di testa e tre centrocampisti con un trequartista alle spalle di Cerci, io ho optato per mettere in campo tutti i migliori giocatori che ho come qualità nell’uno contro uno. Alavrez e Zarate, ogni volta che hanno provato a creare degli uno contro uno con Maicon e, nel secondo tempo, con Nagatomo, abbiamo provato ad essere pericolosi nell’unica zona del campo in cui la Fiorentina ti lasciava qualcosa, cioè sulle corsie laterali. Qualcosa ci è riuscito, ma in gran parte complimenti alla Fiorentina.

 

Oggi hai ridato un’altra occasione a Forlan che non ha reso per quello che è il suo talento e le sue possibilità. Secondo te perché non riesce ad essere quasi mai decisivo?

Se l’ho messo in campo è perché ritenevo che fosse la scelta giusta e se tornassi indietro, per la settimana che ha fatto, lo rifarei. Poi il campo dà sempre giudizio e sicuramente poteva fare meglio, ma potevamo fare meglio tutti. L’intenzione era quella di mettere in campo un’Inter che sfruttasse queste caratteristiche, ma in gran parte non ci siamo riusciti. Quando è entrati Sneijder  secondo me ci ha dato qualcosina di più come palleggio nei tre centrali. Poi c’è anche da dire che sono le prime partire e serve tempo. La cosa che mi piace è che l’Inter è venuta a Firenze con un’impronta precisa. La Fiorentina ha fatto la Fiorentina, quindi complimenti a loro e un pizzico di rammarico per noi.

 

Ieri avevi detto che era stimolante giocare contro una difesa a tre. Oggi però sembra che la difesa a tre sia stata proprio il punto di forza della Fiorentina che vi ha concesso davvero pochissimo.

La difesa in realtà era una linea di cinque perché l’interpretazione di  Cassani e di Pasqual era su Alvarez e Zarate. Quando siamo riusciti a far girare rapidamente la palla abbiamo creato dei due contro uno molto pericolosi e quando non ci siamo riusciti si sono create delle situazioni più statiche. A mio avviso Maicon ha fatto una grande partita.

 

Se la Lazio batte il Lecce sale a +8 e si creerebbe una voragine piuttosto consistente tra voi e il terzo posto.

Viviamo alla giornata. L’Inter non si nasconde e non lo farà fino alla fine. Finché la matematica non ci condannerà noi ci crediamo. In questo sono  il testimone di quello che è l’umore dello spogliatoio. Siamo l’Inter e lottiamo per grandi obiettivi e quest’anno il  grande obiettivo è la Champions. Ci sono delle squadre davanti a noi, ma noi pensiamo all’Inter e alla prossima trasferta di Udine