LA GAZZETTA DELLO SPORT. «Stramaccioni tecnico vero» San Siro pronto ad adottarlo

LA GAZZETTA DELLO SPORT. «Stramaccioni tecnico vero» San Siro pronto ad adottarlo

Il tifo interista crede molto nelle doti del nuovo tecnico neroazzurro

(getty images)

Andrea STRAMACCIONI non verrà accolto come un allenatore di passaggio. Domani, contro il Genoa, la Curva Nord, il cuore del tifo interista, farà sentire il neo-tecnico della prima squadra a casa sua. Anche se la sua nuova casa, San Siro, è dieci volte più grande della Leyton Orient di Londra dove la Primavera dell’Inter ha vinto domenica scorsa la Next Generation, battendo in finale l’Ajax. Stramaccioni, l’artefice dell’unica vittoria della stagione nerazzurra, nella conferenza stampa di presentazione è subito piaciuto ai ragazzi della Nord. Con le sue parole vere: «Il mio Dna si sta pitturando di nerazzurro. Ho visto Inter-Marsiglia dalla curva e tutta quella passione mi ha impressionato. Vedere gente piangere mi ha toccato profondamente. Questa squadra non merita un momento così». Parole che hanno fatto breccia. Mai un allenatore era andato lassù a soffrire coi ragazzi.  Non sono previsti festeggiamenti particolari: stesso trattamento di Benitez, Leonardo, Gasperini e Ranieri. Anche perché il dopo-Mou ha finora riservato troppe delusioni. Con Ranieri, poi, non è mai nato un vero feeling con la tifoseria nerazzurra (in sei mesi, nessun coro per lui). Franco Caravita, portavoce della Nord, invita la società a «spegnere la graticola». Insomma, il tifo interista ci crede. Anche se il malumore nei confronti della società resta. Per esempio, alla Nord non è piaciuta la carrambata di Balotelli nella prima conferenza stampa di Stramaccioni (mai gli è stato perdonato l’oltraggio della maglia nerazzurra, scaraventata a terra con disprezzo dopo la semifinale di Champions 2010, Inter-Barcellona). E, soprattutto, il cuore del tifo nerazzurro non dimentica l’eccessiva facilità con la quale, negli ultimi due anni, sono stati fatti fuori quattro allenatori come unici responsabili della caduta verticale dell’Inter in termini di risultati. La mancanza di un «uomo forte», invocata a più riprese, resta più che mai d’attualità. Soprattutto con un allenatore come Stramaccioni: giovane, preparato e vincente, anche se solo a livello giovanile. Proprio per questo la Curva Nord si schiererà dalla sua parte. Sperando che la dirigenza interista faccia la stessa cosa.