CORRIERE DELLO SPORT. Lavezzi: Napoli appuntamento con la Storia

CORRIERE DELLO SPORT. Lavezzi: Napoli appuntamento con la Storia

Il Pocho conta i secondi che mancano alla sfida con il Chelsea e assicura: Siamo pronti

 (getty images)

Il confine tra l’inferno e il paradiso è in quello spicchio di vita sospesa nell’incertezza, un’ora e mezza per andare là dove trascina il cuore, che intanto batte all’impazzata per sei milioni di napoletani sparsi nell’universo: «Siamo consapevoli di avere un appuntamento con la Storia» . La linea di demarcazione che separa l’estasi dal Pocho è in quei novanta minuti fissati nei pensieri stupendi, la favola da riscrivere con quel talento che sgorga fresco come acqua di fonte e che ora culla nella notte tra le stelle d’una città appesa al sogno: «Sarà una battaglia, ma siamo pronti» . Si scrive Lavezzi e si legge tutto d’un fiato quel quinquennio fantastico, tra dribbling al prossimo e tunnel persino all’ombra del vento: ma ora che si entra nell’epicentro di se stessi, del proprio vissuto, nella scia d’un futuro spaziale, il count down della ragione è un tic-tac d’emozioni scandito realmente, ancorché virtualmente su quel sito ch’è divenuto il centro d’aggregazione d’idoli d’ogni quartiere: «Passano i secondi e si sta avvicinando il big-match di Champions League a Londra…»
 Il battito di Stamford Bridge s’ode sino a Marechiaro, la finestra che spazia al di là del’umanissimo dubbio, l’orizzonte che s’allunga fin dentro la Champions, i suoi quarti di finale, quello scorcio di panorama da brividi condiviso da Lavezzi con la “sua” Napoli, stregata ad ogni finta e ora persino con sei reti in cinque partite, una raffica di prestazioni sontuose con tanto d’autografo d’autore: «Arriviamo a questa sfida nel migliore dei modi, lanciati dalle vittorie conquistate in campionato e all’andata e con il morale altissimo» . La verità è un istante, un lampo accecante o anche abbagliante, il dettaglio esistenziale: e mentre intorno la colonnna sonora – the champioonsss – già vibra, l’ultimo Lavezzi, quel romantico romanziere capace di offrire calcio in prosa ed in poesia, fila incontro al verdetto disegnando gli scenari e sistemandoci dentro persino il pathos, in un affresco ambientale che induce gl’idoli a cliccare a ripetizione, ad abbracciarsi a quel talento tutto genio e sregolatezza confinato in quel santurario del calcio moderno da profanare, però con grazia: «Le sei vittorie consecutive ci hanno dato entusiasmo; sappiamo bene che sarà dura; e sappiamo anche che a Stamford Bridge ci sarà il tutto esaurito. Ma noi siamo pronti e concentrati. Sarà una battaglia e di ciò siamo consapevoli. Ma siamo all’appuntamento con la Storia» .