GAZZETTA DELLO SPORT. Sulla bilancia dello scudetto riecco il peso di Ibra
Il Milan gli chiede altri tre mesi super e si prepara alla volata col morale tonificato dopo la sfida con i bianconeri
Da part-time a tempo pieno. Fino a maggio, si spera. Il Milan riparte dal dopo Juve salendo — un’altra volta — sulle spalle di Zlatan Ibrahimovic. I debiti con la giustizia sono finalmente chiusi, tre partite in meno nei polmoni si potranno rivelare utili quando arriverà il caldo vero. Allo svedese viene richiesta una cosa soltanto: giocare gli ultimi tre mesi come aveva fatto da novembre a gennaio, in modo da mantenere quella lussuosa continuità che l’anno scorso non era riuscito ad avere. Allegri ieri si è detto fiducioso: «Sta meglio rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La voglia è quella di prima, sta bene e anche in nazionale è andato bene». La cosa buffa è che nel febbraio terribile appena concluso il Milan in campionato è andato meglio senza Ibra (vittorie con Udinese e Cesena, pari con la Juve) rispetto a quando Zlatan era in campo (sconfitta a Roma con la Lazio e pari col Napoli, la partita dell’espulsione). Storia vecchia: i numeri in effetti dicono che senza lo svedese il Milan perde raramente, ma il campo testimonia indiscutibilmente quanto la sua presenza sposti a favore dei rossoneri gli equilibri delle partite. Il morale alto, ma squadra che continua a frequentare con più assiduità l’infermeria rispetto ai campi di Milanello. I rientri che qualche settimana fa avevano restituito ad Allegri infortunati illustri (Pato, Nesta, Boateng) si sono trasformati tutti in ricadute. Fisicamente, però, il Milan ha ripreso ad andare. La svolta è stata il secondo tempo di Udine: da allora i rossoneri hanno ricominciato a muoversi con rapidità, tornando a privilegiare gli inserimenti al puro possesso palla. Ora chi ha il pallone fra i piedi ha sempre almeno due soluzioni a disposizione. E poi c’è la spinta della mente. Se Udine è stata la partita della svolta per la riconquista dell’autostima, la bagarre con la Juve l’ha ulteriormente rafforzata.