MILAN. Squalifica di Ibrahimovic, saranno due o tre giornate?

(Getty images)

A distanza di quasi un anno dalla prima espulsione avvenuta in maglia rossonera e datata 13 marzo 2011 in occasione della gara che il Milan aveva pareggiato a San Siro contro il Bari che lo ha portato a subire tre giornate di squalifica (sanzione poi ripetuta ad aprile contro la Fiorentina in pieno rush scudetto), Zlatan Ibrahimovic ci è ricascato e oggi contro il Napoli è caduto nella trappola di Salvatore Aronica, spesso provocatore nei confronti degli avversari, facendosi espellere a seguito di un colpo rifilato in faccia all’avversario. Anche se un rosso sarebbe spettato anche al giocatore napoletano che nel corso della lite ha colpito Nocerino, rimane comunque da segnalare l’ennesimo episodio da evitare da parte del giocatore svedese in vista di un periodo certamente cruciale per la squadra che dovrà affrontare diversi scontri diretti in questo mese di febbraio a partire dall’impegnativa trasferta di sabato contro l’Udinese e per terminare contro la rivale Juventus il 25 febbraio a San Siro.

In settimana arriverà quindi la decisione del giudice sportivo e rimane quindi da stabilire se la squalifica avrà una durata di sole due giornate, portandolo a saltare le gare contro Udinese e Cesena, che dovrebbe scattare nel caso di condotta antisportiva, o se la sanzione durerà tre giornate impedendo al numero undici di essere in campo anche contro gli uomini di Conte in una sfida che potrebbe regalare una parte importante di scudetto come avveniva negli anni in cui le due formazioni erano le principali rivali per il titolo. Rimane quindi da stabilire come mai nei periodi cruciali della stagione lo svedese non riesca più a mantenere la lucidità rendendosi protagonista di atteggiamenti discutibili e non degni di un campione che dovrebbe arrivare a trascinare la squadra nei momenti decisivi specialmente ora in cui è nuovamente fuori per infortunio Akexandre Pato, che nei momenti in cui il compagno era fuori per squalifica lo scorso anno ha realizzato i gol decisivi per arrivare allo scudetto. I maligni ipotizzano inoltre che Ibra possa essere così nervoso a causa del suo tradizionale “mal di pancia” visto che il suo procuratore Mino Raiola, vero protagonista dei suoi passati trasferimenti non ha nascosto di ricevere tantissime offerte per lui e che non disdegnerebbe un’avventura al Real Madrid dove ritroverebbe Mourinho e dove potrebbe riscattare la brutta esperienza al Barcellona.

I tifosi milanisti fino ad ora hanno sempre riconosciuto i meriti di Ibra, che in questa prima parte è stato l’unico attaccante di trascinare la squadra fino a questo punto in classifica arrivando a consacrarsi capocannoniere e a far segnare anche i compagni, ma un vero campione che si rispetti non deve mai macchiarsi di episodi certamente evitabili soprattutto se ci si trova in un momento della stagione in cui la squadra ha maggiormente bisogno a causa di altri infortuni. L’unica consolazione per l’assenza dell’attaccante in campionato può essere la possibilità di vederlo più lucido e riposato in Champions nella sfida del 15 febbraio contro l’Arsenal, competizione in cui finora in carriera non è stato quasi mai decisivo e questo potrebbe essere una prova d’orgoglio che tutto il popolo rossonero si aspetta.

Ilaria Macchi