ROMA. Retroscena Bruno Conti: “Furono rifiutati 70 milioni per De Rossi”

Grazie all’avvento della nuova proprietà americana che si è insediata in modo ufficiale dalla scorsa estate, la Roma sta cercando di avviare un progetto a lunga scadenza grazie all’inserimento di giovani di talento che si spera possano portare a vittorie importanti nelle prossime stagioni, ma senza dimenticare due colonne come Totti e De Rossi che sono in gradi di tramandare ai nuovi arrivati le idee e le convinzioni che contraddisintinguono il club giallorosso.

Proprio per questo l’intenzione che hanno in mente i nuovi dirigenti è quella di mettere in atto il prolungamento del contratto di De Rossi, attualmente in scadenza il prossimo giugno, e per cui non è stato ancora raggiunto l’accordo, ma già con l’arrivo di DiBenedetto previsto per domani potrebbero iniziare i colloqui per arrivare al rinnovo visto che è ormai chiaro che il centrocampista non si vede in un altro club che non sia quello che lo ha lanciato. La speranza quindi di tutte le parti coinvolte e quindi anche dei tifosi giallorossi è quella di arrivare a domenica per annunciare l’accordo raggiunto, che dovrebbe prevedere un ingaggio di cinque milioni di euro l’anno accompagnati da premi a rendimento per risultati ottenuti e convocazioni in nazionale che gli permetterebbero di ottenere gli stipendi che avrebbe potuto ottenere in un club dalle grandi potenzialità come il Manchester City.

A distanza di qualche anno, però, Bruno Conti, ex gloria giallorossa e attuale responsabile del settore giovanile della Roma, legato da un rapporto di amicizia sia con Daniele sia con il papà Alberto, ha deciso di rivelare un retroscena che avrebbe potuto portare il centrocampista lontano dalla capitale e un guadagno pesante nelle casse del club: “Resta a Roma – ha detto a Radio Manà Manà – che possa andare via è il mio ultimo pensiero. Una volta il Chelsea offrì 70 milioni, ma Rosella Sensi rifiutò“. De Rossi farebbe comunque le fortune di qualsiasi altro club ed è per questo che alla Roma hanno ormai capito come sia importante fare un sacrificio pur di avere un campione del suo calibro in rosa.

Ilaria Macchi