GRAZIANO BATTISTINI a Sportnews.eu: “Juve-Rossi affare complicato. Vucinic? L’Atletico non può competere col Manchester. Kakà non tornerà al Milan”

(Foto Getty Images)

Continua ad essere caldo l’asse Italia-Spagna. Inaugurato dal nuovo ciclo della Roma, che ha affidato la guida tecnica a Luis Enrique, il sodalizio si sta rinforzando negli ultimi giorni. Prima la trattativa serrata tra la Juventus e il Villareal per Rossi, poi l’inserimento dell’Atletico Madrid nell’affare Roma-Manchester United per la cessione di Vucinic. Per fare chiarezza su tutti i movimenti possibili abbiamo raggiunto in esclusiva Graziano Battistini, agente FIFA e profondo conoscitore della realtà iberica.

Come è destinata a concludersi la querelle Juventus-Villareal per Giuseppe Rossi?
Con la cessione di Cazorla al Malaga il suo arrivo alla Juventus diventa un po’ più difficile ma non è detto che le due parti non possano spuntarla. La volontà del giocatore sarà determinante. Il Villareal non ha bisogno di soldi, penso che la Juve dovrà alzare qualcosina a livello di prezzo e Rossi pressare la società di appartenenza. Credo che il giocatore voglia la Juventus e si sia convinto a sposare la causa bianconera.

Dalla Spagna rimbalza la voce secondo la quale l’Atletico Madrid sarebbe sulle tracce di Mirko Vucinic.I Colchoneros possono competere con il Manchester United?
L’Atletico è una società fortemente indebitata ma nonostante tutto riesce a trovare risorse ogni anno. Da lì a dire che possono competere col Manchester è difficile, basti pensare che i Red Devils hanno appena preso da loro il portiere De Gea. Dipenderà dall’offerta del Manchester e dalla volontà del giocatore, ammesso che l’Atletico possa rientrare tra le pretendi al montenegrino. Io non ho notizie a tal proposito.

E’ più percorribile la pista che porta a Mauro Zarate della Lazio?
E’ sempre il solito discorso, spendere certi soldi non è così semplice. Se si esclude il Malaga, che però è gestito dagli sceicchi, la Spagna sta vivendo un momento molto delicato a livello economico e il calcio è più in crisi di quello italiano. Di conseguenza faccio fatica a pensare che possano spendere grosse cifre. Se dovessero vendere Aguero a certi soldi un gruzzoletto potrebbe averlo. Dipenderà dal prezzo che farà Lotito.

Quale futuro immagina per Pastore? A giudicare da quanto ha appena affermato si può ipotizzare un duello tra Chelsea e Paris Saint Germain…
Lo vedo in Inghilterra ma con l’outsider Paris Saint Germain. L’economia si è spostata decisamente, con gli sceicchi orientati verso altri settori in Occidente. Se avessi un euro da scommettere, lo punterei sul fatto che non andrà in Spagna, ma non me la sento di fare percentuali sulla sua prossima destinazione.

Si continua a parlare di un possibile ritorno di Kakà al Milan. E’ un’operazione realizzabile e su quali basi?
Penso che a meno che il Real Madrid non abbia un completo disinteresse economico, e di conseguenza sia intenzionata a regalare il giocatore, l’operazione non si farà. La mia impressione è che Kakà non andrà al Milan.

Come giudica il ritorno in auge del “modello iberico”? Che ne pensa degli arrivi di Luis Enrique e, insieme a lui, di Josè Angel e Bojan Krkic?
Sono un grande tifoso del calcio di qualità e della filosofia spagnola. Da noi si è sempre sposata la tecnica e gli è stata preferita la forza fisica e i centimetri. Josè Angel è un giocatore che proposi a tutte le squadre italiane nel settembre scorso, ma purtroppo non era ancora arrivato il momento giusto. Corvino della Fiorentina era a un passo dal chiudere ma il giocatore rifiutò. Adesso è arrivato un allenatore che conosce lui e la realtà spagnola e non ci sono stati intoppi. Lo ritengo decisamente più forte di Didac Vila, che il Milan ha prelevato a gennaio dall’Espanyol. Ha più prospettive, poi bisogna vedere l’impatto con la piazza e l’ambiente. Bojan è un ottimo giocatore ma non un crack. Potrà fare bene, ma da lì a dire che possa fare la differenza, faccio fatica a crederci. Continuo a reputare di gran lunga superiore Vucinic.

In Italia è tornato anche Marius Stankevicius, uno dei suoi assistiti, prelevato dalla Lazio.
E’ un professionista esemplare, un giocatore che ho sempre stimato. L’ho conosciuto in questi due anni e posso dire che ha delle grosse qualità. E’ professionale, è bravo in tutto e garantisce un certo rendimento. Ha fatto un ottimo salto di qualità in queste due stagioni tra Siviglia e Valencia, dove ha giocato soprattutto da centrale. Ora è più consapevole dei propri mezzi. Con la Lazio sembra che l’inizio sia stato promettente, se il buon giorno si vede dal mattino si spera che le cose vadano bene. Posso garantire la sua serietà, l’attaccamento al lavoro e alla realtà che vive.

Ci sono all’orizzonte nuovi affari sull’asse Italia-Spagna?
Dalla Serie A alla Liga è molto difficile per i problemi di cui parlavo in precedenza. Per quanto riguarda il percorso inverso non so cosa stia bollendo in pentola. Sto cercando di proporre un terzino sinistro molto forte e a prezzo basso, che è Roberto Lago del Celta Vigo. E’ un’operazione interessante e intelligente che può ricalcare quella che fece l’anno scorso il Padova per Crespo, finito quest’anno al Bologna. Un altro ragazzo da seguire e Mouhamadou Dabo, in uscita dal Siviglia e in grado di ricoprire sia la posizione centrale che quella in fascia a sinistra.

Marco Ferri