JOSE’ ALBERTI a Sportnews.eu: “Pastore-Zarate e Cambiasso sono destinati all’estero. Due anni fa proposi Higuain alla Roma, ma gli venne preferito Toni”

(Foto Getty Images)

Coppa America e non solo. Josè Alberti, agente Fifa e profondo conoscitore della realtà sudamericana, svela in esclusiva per noi diversi retroscena di mercato degli ultimi anni e propone alcuni gioielli latini.

Si aspettava una Coppa America così sorprendente?
Sicuramente nessuno pensava che Argentina e Brasile potessero uscire così presto. Tutte le nazionali tranne un paio sono dirette da commissari tecnici argentini emigrati, gente che conosce il calcio in maniera profonda. Tutte hanno tralasciato il gioco tecnico, stile Barcellona, inserendo giocatori che corrono e picchiano. Ci si difende con dieci dietro alla linea del pallone e le squadre qualitative hanno avuto difficoltà. In tempi non sospetti dissi ad un’importante emittente di Buenos Aires che l’Argentina avrebbe avuto problemi a superare il primo turno e non ho sbagliato il pronostico. La Seleçcion, con Batista allenatore, non ha né capo né coda perché i tanti campioni come Messi, Higuain e Aguero devono fare tutto da soli, non c’è gioco collettivo.

In Italia sono già arrivati Alvarez e Lamela. Quale potrebbe essere il prossimo colpo dal Sud America e chi si sente di consigliare?
Dovrei dire Tevez, perché sono convinto che in Serie A farebbe dai 20 ai 30 gol a campionato. Ma ha scelto di tornare al Corinthians dove era già stato qualche anno fa con Mascherano. Secondo me ci sono cinque sudamericani più che pronti, è un altro poteva essere il centrale difensivo Monzon che si è appena accasato al Nizza. Si tratta di Martinez, centravanti del Velez e capocannoniere dell’ultimo campionato, del centrocampista brasiliano Lucas del San Paolo, del cileno Vidal del Leverkusen, del trequartista carioca Jadson dello Shakhtar Donetsk e soprattutto di Matias Defederico. E’ un centrocampista offensivo dell’Independiente che fino a due anni fa veniva considerato al livello di Messi. Ha 22 anni e può fare la differenza in qualsiasi momento, ha avuto la sfortuna di andare al Corinthians in una zona del Brasile in cui odiano gli argentini. Ma se qualcuno avrà l’intelligenza di prenderlo, farà un gran colpo. C’è una cucciolata di talenti, tra i quali sono già emersi Aguero e Di Maria, che qualche anno fa avrebbero rappresentato una fortuna per ogni società. Higuain due anni fa aveva problemi al Real con Pellegrini e lo proposi alla Roma per 10 milioni, ma i giallorossi preferirono Toni.

Un giudizio sugli acquisti di Roma e Inter
Lamela è un giovane ed è stato pagato una barca di soldi. E’ un ragazzo di 19 anni, è un grande giocatore con grande qualità e dovrà maturare. Pagherà un po’ lo scotto iniziale come fu per Sivori, Maradona o Bertoni che nei primi 6-7 mesi non hanno reso quanto facevano nel loro paese per un discorso di preparazione diversa. Anche tatticamente non sono liberi di giocare a tutto campo. La Roma, così come il Napoli e il Palermo, si muovono molto tardi e sono andati su Lamela quando il suo nome era già su tutti i giornali. Tre anni fa si prendeva con 100’000 euro ed era già uno dei migliori, non c’era bisogno di scoprirlo. In Argentina escono ogni anno 1000 giocatori che vanno in Brasile, Bolivia, Stati Uniti, Messico o in Arabia Saudita. Il problema è che non sono comunitari. Alvarez è un giocatore che non giocava in prima squadra ma è un fenomeno. Purtroppo nel Velez aveva poco spazio, entrava negli ultimi minuti e faceva la differenza. L’Inter ha fatto un affare a bruciare Napoli, Roma e Udinese.

Qual è la sua idea sul futuro di Pastore?
Pastore l’ho segnalato io, nessuno ci avrebbe scommesso. Con Zamparini abbiamo fatto una storia infinita per cederlo per 6 milioni in due anni. Si è adattato dopo 7-8 mesi e crescerà di più quando gli metteranno 5-6 chili di muscoli. Secondo me lo stava trattando il Barcellona, poi è entrato il Manchester City e credo che a questo punto possa restare in Italia fino a gennaio. Poi è destinato all’estero, non resterà in una big italiana.

Zarate lascerà la Lazio?
Ormai penso di sì. Lui vuole rimanere ma ha dei grossi problemi tattici. Tutti gli allenatori che ha avuto in Italia, da Rossi a Reja, non sono riusciti a capire che lui è un giocatore che, come Pato e Lavezzi, deve andare dentro dopo aver fatto il dribbling. Mauro necessita di giocatori accanto che sappiano giocare come lui . Lui è uno che può fare 15 gol e farne fare 30  al centravanti, perché a differenza di Lavezzi “vede” la porta. Penso che nel suo futuro ci siano Inghilterra o Spagna.

Ever Banega è un giocatore da Inter? L’argentino del Valencia potrebbe essere il sostituto di Cambiasso, destinato al Galatasaray?
Banega a 23 anni vanta già 50 presenze in nazionale. Giocava nel Boca Juniors che è la squadra più forte in Sudamerica, ha vinto Olimpiadi e Mondiali Under 20. Credo che tutte e due le operazioni si possano fare, ma anche che Alvarez possa rendere molto di più di Cambiasso.

Secondo lei Douglas Costa dello Shakhtar Donetsk può arrivare in Italia? Negli ultimi giorni il brasiliano è stato accostato al Paris Saint Germain.
Douglas Costa è il miglior giocatore che abbia visto negli ultimi 10 anni. Lo vidi a San Paolo e anche un cieco avrebbe capito le sue qualità. E’ un fenomeno. Lo ha preso Lucescu allo Shakhtar e lo sta facendo crescere al meglio. E’ ovvio che quando hai un direttore generale come Leonardo, che ha giocato a grandissimi livelli e scoperto talenti come Kakà, fiuti l’affare e sai dove muoverti. Investendo su uno come Douglas si diventa ricchi. Ma ci vogliono esperti di calcio per scandagliare certi mercati. Come mai ad esempio il Napoli non ha ex giocatori nella dirigenza? Questo è uno dei motivi per cui poi in rosa non si hanno elementi che abbiano mai vinto uno Scudetto.

Marco Ferri