DI LIVIO SULLA ROMA – Angelo Di Livio commenta il momento giallorosso, soprattutto sul mercato, a Rete Sport. Ecco la sua opinione su Bojan Krkic: “Creare un rapporto con il Barcellona è una pubblicità importante. Stamattina i tifosi hanno avuto un segnale con l’acquisto di Bojan. In molti erano scettici sulla nuova società, ma credo si stia creando qualcosa d’importante. Bojan è un giocatore di prospettiva e la Roma farà un bell’investimento se dovesse riuscire a riscattarlo a 10 milioni di euro. E’ giovane e nonostante la concorrenza agguerrita si è sempre ritagliato uno spazio importante”.
Sui possibili acquisti: “Clichy mi piace molto, è un esterno che fa proprio al caso della Roma. Deve migliorare in fase difensiva, è portato a spingere molto. E’ un giocatore da campionato inglese, e abbiamo visto con Riise quali possano essere le difficoltà di adattamento al calcio italiano. Per il francese farei un sacrificio economico, il terzino sinistro è un ruolo dove la Roma è stata deficitaria in questi anni, spenderei anche uno o due milioni di euro in più. A destra c’è Cassetti che le sue buone partite le fa sempre, quest’anno è stato tra i migliori. Poi c’è anche Crescenzi che ha fatto molto bene a Crotone e può giocare su entrambe le fasce. Con l’arrivo di Sabatini e Luis Enrique si respirerà una nuova mentalità, abbiamo la fortuna di avere una Primavera campione d’Italia con giocatori sotto età”.
Sul portiere: “Viviano è un portiere giovane, forte e pronto per la grande piazza. Sarei felice se venisse alla Roma. All’Inter non ha futuro, lui vuole giocare e restare nel giro azzurro, dove si sta contendendo assieme a qualcun altro il ‘dopo Buffon’. Le sue qualità non vanno messe in discussione”.
Sul calcioscommesse e sui nomi, tirati in ballo, di Totti e De Rossi: “Io mi sono messo a ridere, conoscendoli so come ragionano e come pensano. Ha dato fastidio a me, figuriamoci a loro. Prima di fare dei nomi bisogna avere la certezza assoluta. E’ stata una cosa scandalosa, spero che Francesco e Daniele prendano provvedimenti”.
