UDINESE. POZZO: “L’offerta giusta per Sanchez non è ancora arrivata”

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POZZO SU SANCHEZ – Ecco le parole di Gino Pozzo, presidente dell’Udinese, ai microfoni di Sky Sport:

“Sanchez è tuttora un giocatore dell’Udinese, mi dispiace di questa telenovela, noi, come ho ribadito più volte, avevamo il desiderio di trattenere il giocatore almeno per un altro anno, anche perchè ha solo 22 anni, poi abbiamo questo impegno dei preliminari della Champions che vorremmo onorare con il passaggio del turno, soprattutto per la soddisfazione sportiva, per vedere consolidato il sacrificio di un anno di lavoro e sia perchè ci sono delle contropartite economiche da non buttar via e quindi è n impegno importante che bisogna onorare nel modo più efficace possibile”.

“Devo prendere atto che noi non siamo il Barcellona, non siamo Il Manchester, non siamo l’inter, quindi quando su un giocatore dell’Udinese gli mettono gli occhi addosso queste grandi società, non puoi fare nulla”.

“Puoi solo augurati che ti facciano il giusto prezzo e che te lo paghino e non se ne parla più. Il concetto è che il giusto prezzo non è ancora arrivato”.

“Lo sanno tutti, sia il Barcellona che le altre grandi squadre, sono formate da uno staff tecnico di alto livello, sennò non raggiungerebbero i risultati che fanno e quindi conoscono i valori dei giocatori e fa parte del gioco domanda-offerta. Portiamo avanti questo discorso anche se mi sembra che l’abbiamo fatta un po’ lunga come telenovela”.

“Se non viene pagato il giusto prezzo, il ragazzo rimane all’Udinese e sarebbe per me la più bella soluzione”.

“Il Barcellona ha fatto più di un offerta abbiamo valutato più di una possibilità, fa parte di una trattativa che è brutto mettere in piazza, perchè poi nascono tutti i dubbi, gli affari si fanno quando si firma. E’ chiaro che il ragazzo evidentemente ha desiderio visto che la sua lingua madre è lo spagnolo e poi parliamo di un club importantissimo che ha vinto tutto”.

“Il valore minimo di mercato di questo giocatore è 50 milioni, dopo si può discutere perchè c’è la volontà del giocatore, ci sono le pressioni. In una situazione normale se io fossi l’Inter od il Real Madrid, che devo vendere il giocatore ad un altra società… mi dai 50 milioni minimo”.

“Noi privilegiamo le contropartite tecniche, siamo ben disposti, perchè l’Udinese ha i bilanci a posto e va avanti con le sue forze e non va a cercare il contante”.