JUVENTUS. TONI: “Faccio parte del progetto, Conte ottima scelta”

(Foto Getty Images)

TONI RESTA ALLA JUVE – L’intervista in esclusiva di Luca Toni ai microfoni di Sky:

In Germania non torni più? All’estero non andresti più?
“No, si sta bene in Italia, si sta bene a Modena”.

Che aria tira a Torino? L’arrivo di Conte come lo vedi?
“Penso abbia portato tanto entusiasmo. E’ uno che conosce bene l’ambiente, è uno che ha vinto tanto da giocatore, quindi arriverà con tanta voglia di vincere anche da allenatore, quindi penso sia una scelta molto giusta”.

Per te come vedi la stagione?
“Sono molto carico. Adesso faccio un po’ di vacanze, poi mi presenterò bello carico per cercare di dare una mano all’allenatore e mettermi a disposizione”.

Piccola nota azzurra. Tu hai fatto il tuo ultimo gol azzurro proprio qui con le Far Oer?
“No, ne ho fatto un altro”.

In tutto sono sedici però…
“Sì, ho fatto sedici gol”.

Come Rivera. E le maggiori presenze di un modenese in maglia azzurra sono tue…
“Fa piacere, poi ho avuto la fortuna di giocare con la Nazionale a Modena e ho fatto gol. Stasera invece me la andrò a guardare, ma è sempre bello che la Nazionale venga a Modena. Io da modenese so che tanti modenesi la vogliono vedere, quindi c’è anche un grande entusiasmo perchè ci sarà lo stadio pieno. Penso che l’Italia abbia bisogno di questo calore”.

Non c’è un centravanti alla Toni in questa Nazionale. Ora si lavora con i piccoletti. Tanto gioco, passaggi veloci, precisi e via…
“Sì, ma anche con quelli grandi puoi fare qualche volta i passaggi veloci. Dipende dagli allenatori. Il mister opta per questa formazione, però penso che l’Italia abbia dei bei centravanti ed un peccato vedere una Nazionale senza un bel centravanti (ride, ndr)”.

Il tuo erede chi potrebbe essere? Pazzini?
“Sì, ma ce n’è. C’è anche Matri che è molto forte, il Pazzo è forte. Ci sono tanti giovani bravi, quindi Prandelli ha proprio l’imbarazzo della scelta”.

Parli già da attaccante sul viale del tramonto…
“No, io sono carico. Spero di fare questa stagione alla grande perchè c’è ancora un Europeo e sarebbe un sogno. Però non c’è nessun problema, io sono a disposizione di tutti”.

Cosa succedere con questo calcio scommesse? Ti ha preoccupato, incuriosito o infastido?
“Un po’ infastidito è normale perchè quando succede qualcosa nel mondo del calcio la ingigantiscono. Bisogna vedere in realtà quello che è successo. E’ chiaro che se uno ha sbagliato, ha sbagliato in maniera brutta, quindi deve pagare. Come quando uno sbaglia in politica o in altri campi, anche nel calcio chi sbaglia deve pagare. Però non è tutto marcio in questo calcio, c’è anche un calcio bello, fatto di una nazionale che porta tanta gente allo stadio. Quindi chi ha sbagliato è giusto che debba pagare”.

Hai mai avvertito situazioni a rischio nella tua carriera?
“Sinceramente no. Io ho fatto anche la C1. Il problema è che c’è molta crisi a livello di società piccole, quindi ci sono squadre che falliscono. Bisogna riformare il discorso sulle società, bisognerebbe garantire un’annata intera tra stipendi e tutto. Adesso il problema più grosso è che ci sono tante società che iniziano la stagione ma sanno già che non la finiscono. Questa penso sia una cosa brutta”.

Ti sei mai reso conto di alcune situazioni? Anche di difficoltà di alcuni giocatori costretti magari a rivolgersi alle scommesse o addirittura allo strozzinaggio?
“Sai, sinceramente, questo non è un problema solo dei calciatori. Io ho degli amici che vivono con 1500 euro al mese e non scommettono e non fanno niente. Ce ne sono alcuni che invece scommettono. Uno dipende come è abituato, quali sono i vizi. Io penso che uno possa vivere sia con 1000 euro, sia con 10.000 euro al mese. Uno dipende cosa intende fare della propria vita. uno che gioca in C1 guadagna sempre di più di uno che va a lavorare in fabbrica, quindi non conta tanto se uno guadagna tanto o poco. Conta magari cosa vuole fare della propria vita”.

Tu l’anno prossimo resti alla Juventus e siamo sicuri?
“E’ chiaro, la società e l’allenatore mi hanno detto che faccio parte del progetto e quindi, almeno, se non succede niente, cercherò di aiutare il più possibile il mio nuovo allenatore e la mia società, per cercare di fare una grande stagione, perchè sicuramente dobbiamo ripartire da una stagione non bellissima”.

Questa cosa non si può dire di Amauri. Ci hai mai parlato? Sai quali sono le sue intenzioni? Se vuole magari tornare a Torino o restare a Parma?
“Di solito è difficile sapere il proprio di destino, quindi figuriamoci il destino dei miei compagni. No, non lo so, comunque sia è un grande giocatore e gli auguro tutto il bene. Deciderà lui cosa fare del proprio futuro”.