FIORENTINA. Mihajlovic: «Montolivo? Ora tocca a lui decidere»

FIORENTINA. Mihajlovic: «Montolivo? Ora tocca a lui decidere»
Il tecnico della viola si presenta in sala stampa per l’ultima conferenza della stagione e fa un bilancio della stagione, con il pensiero già al futuro…
(foto getty images)
Sinisa Mihajlovic si presenta in sala stampa per la consueta conferenza della vigilia. Nell’ultima giornata di campionato la sua squadra è impegnata contro il Brescia. Al tecnico della viola viene chiesto un voto sulla stagione: “Non sono bravo a dare voti, abbiamo avuto tante difficoltà, la prima parte della stagione è stata piuttosto travagliata, ci sono sempre mancati 3-4 giocatori importanti. E’ stato difficile per una piazza esigente come Firenze, abituata negli ultimi anni ad arrivare in Champions. Siamo stati anche ultimi in classifica, è stata una situazione pesante ma non ci siamo fatti prendere dal panico, siamo stati fiduciosi nel nostro lavoro e consapevoli che recuperati i giocatori potevamo fare molto di più. La stagione può dividersi in due parti, la seconda è andata molto meglio. Se avessimo avuto tutti i giocatori a disposizione dall’inizio avremmo potuto fare di più. Con Jovetic in campo avremmo potuto avere almeno otto punti in più. Un giocatore dopo tanti mesi che sta fuori, torna in gruppo ma prima che torni fisicamente a posto passa altro tempo. Io sicuramente darei una sufficienza”.
Cosa è mancato a questa squadra? Forse il cinismo. Abbiamo giocato tante partite bene soltanto che abbiamo raccolto poco. Come allenatore alla fine guardo anche la prestazione, non solo il risultato.”
La partita più bella dell’anno? “Ci sono state belle partite, ma sono un perfezionista. Con l’Udinese in fase difensiva abbiamo preso due gol che non si dovrebbero prendere. Potrei dire anche il 4-2 a Palermo. Non esiste una partita perfetta, io da giocatore ho fatto non so quante partite e solo una o due perfette. Il concetto è quello di una squadra che difende bene ma che attacca con tanti uomini, una squadra che gioca per vincere e non per non perdere: questo è il nostro obiettivo.”
Il futuro?: “Dobbiamo aprire un nuovo ciclo, cambiare un po’ di giocatori. Quando se ne cambiano tanti bisogna lavorare tanto e bene per farli coesistere. Ma ho tanto entusiasmo, non è ancora finito questo campionato e già non vedo l’ora di iniziare il nuovo perché sono curioso. Dobbiamo pensare a lavorare bene, prepararci bene per la prossima stagione e partire bene. Sono fiducioso, nella società, nel direttore e nei giocatori che rimarranno. Quelli che arriveranno o rimarranno dovranno sicuramente essere motivati, orgogliosi di vestire la maglia della Fiorentina, giocatori con il mio carattere che non si abbattano.”
Un pensiero su Montolivo, al centro di molte trattative di mercato: “Sarei contento che rimanesse qua, perché è un grande giocatore e il nostro capitano. La società è stata chiara, più di così non può fare. Adesso è lui quello che deve decidere. Noi dobbiamo capire quale sarà la sua scelta per programmare il nostro futuro. Non possiamo aspettare ancora 15-20 giorni.”
E Frey?: “Sicuramente è un grande portiere, ha fatto la storia della Fiorentina perciò bisogna vedere coem andranno le cose. io stimo molto Neto: per me è il portiere del futuro.”
Cassano al posto di Mutu?: “Sono tutti e due bravi giocatori. Mutu comunque è cambiato molto e spero anche Cassano, con la nascita della figlia ha più responsabilità e stando a Milano credo abbia capito come si deve comportare. Sono giocatori che possono fare la differenza se hanno le giuste motivazioni. Gli scambi non posso farli io. Non voglio parlare di chi viene e chi va, sappiamo le caratteristiche dei giocatori che vogliamo. Ci sono diversi nomi che ci possono interessare, ma cercheremo di prendere i giocatori con le caratteristiche giuste.”
Si torna su Montolivo: “Io sono abituato ad essere chiaro. Se avessi deciso di cambiare avrei detto non voglio più rimanere. Conoscendo Riccardo è un bravissimo ragazzo, lo stimo molto. Non so cosa vorrà fare, qualsiasi cosa decida sarò contento per lui. Abbiamo un ottimo rapporto, mi ha aiutato tanto. Sarei contentissimo se rimanesse, se dovesse andare via lo rispetterei e gli farei i migliori auguri. La società è stata chiara sempre, non ha cambiato gli obiettivi, spetta a lui decidere.”