APPROFONDIMENTI. Uno contro l’altro.

 

APPROFONDIMENTI:UNO CONTRO L’ALTRO.

Un’analisi dettagliata dei calciatori protagonisti della prossima giornata di campionato che si sfideranno “UNO CONTRO L’ALTRO”.

 

Mauri vs. Palacio (Lazio-Genoa)

La sfida dell’Olimpico ci pone di fronte a due squadre che, a questo punto della stagione, hanno stimoli completamente diversi: la Lazio sa di aver compromesso l’accesso alla Champions e deve cercare di ottenere 6 punti in queste ultime due gare, sperando in un passo falso dell’Udinese; mentre il Genoa ha concluso da tempo il suo campionato, arricchito dall’ultima vittoria nel derby della Lanterna che potrebbe valere la serie B per gli odiati cugini blucerchiati.

I biancocelesti per conquistare la vittoria si affideranno ai piedi e alla capacità di inserimento in zona gol di Stefano Mauri. Il centrocampista brianzolo tornerà infatti disponibile dopo le 2 giornate di squalifica che gli sono state inflitte per l’espulsione rimediata nella sconfitta contro l’Inter. Non è un caso che i capitolini nelle ultime due partite abbiano messo a segno solo un gol e prodotto pochissime trame offensive: l’intelligenza tattica e il movimento senza palla, che non da punti di riferimento agli avversari, sono le caratteristiche principali di Mauri e quando lui non c’è, tutto l’attacco ne risente. Questa è stata una delle migliori annate per il centrocampista laziale che, oltre ad essere diventato un punto fermo della Nazionale di Prandelli, ha anche collezionato 6 gol e 9 assist.

In casa genoana l’imprevedibilità al gioco offensivo è garantita da Rodrigo Palacio. Per l’attaccante argentino, quella con la Lazio è una partita dal gusto particolare: prima di approdare a Genova, Rodrigo era stato cercato insistentemente dai biancocelesti, ma come di consueto Lotito ha tirato troppo per le lunghe la trattativa e alla fine il Genoa è riuscito a far suo il folletto argentino. Giunto alla sua seconda stagione italiana, Palacio si sta confermando su buoni livelli, abbinando una buona velocità ai suoi dribbling ubriacanti. Non è la classica punta da 20 gol a stagione, ma il suo contributo sotto porta lo fornisce sempre, non a caso in questi due anni ha messo a segno 14 gol (7 nel 2009/2010,7 in questo campionato) e fornito  12 assist.

Boateng vs. Cossù (Milan-Cagliari)

Partita senza nessuna posta in palio quella che andrà in scena al Meazza: il Milan ha festeggiato la vittoria dello scudetta la scorsa settimana, mentre i sardi sembrano essere andati in vacanza già da un po’ (motivo per il quale il presidente Cellino è sbottato nel corso della settimana).

Per quanto riguarda la nostra personalissima sfida, in casa rossonera non si può non citare Kevin Prince Boateng, possente centrocampista ghanese che è letteralmente entrato nel cuore dei tifosi milanisti. Giunto a Milano quest’estate, via Portsmouth, ben pochi avrebbero scommesso che il centrocampista si sarebbe ritagliato un ruolo da protagonista nella cavalcata per lo scudetto. Centrocampista completo, Kevin riesce a coniugare un fisico prorompente con un’eccellente tecnica individuale, il tutto unito al suo furore agonistico che lo rendono un giocatore che garantisce sempre qualità abbinata a quantità. In questa sua prima esperienza italiana ha collezionato 3 gol e 2 assist.

In casa rossoblu, un altro giocatore che fa della continuità la sua arma prediletta è senza dubbio Andrea Cossù, autentico folletto che ama giostrare tra le linee di centrocampo e attacco. Nato come ala, deve la sua esplosione calcistica a Ballardini che gli cucì addosso il ruolo di trequartista. E dal quel momento in poi le cose cambiarono: diviene il perno centrale dell’attacco cagliaritano, grazie alla straordinaria facilità nel saltare l’uomo e alla grande capacità di mettere i compagni in condizione di segnare. Proprio in quest’ultimo campo diventa un “maestro”: 27 assist in 3 stagioni, 12 solamente in questa. Numeri non indifferenti che gli valgono anche la chiamata in Nazionale (28 febbraio 2010, Italia-Camerun 0-0). Nonostante ciò nessuna squadra di prima fascia si è mai interessata seriamente a lui, ma per Andrea non sembra essere un problema, visto che è riuscito già a coronare il suo sogno: giocare con la maglia della sua città!

Bergessio vs. Borriello (Catania-Roma)

Sfida rovente al Massimino: nonostante il Catania abbia ottenuto la salvezza matematica con la vittoria ottenuta a Brescia, i siciliani vorrano stoppare la corsa della Roma per un solo motivo: vendicare quel 7-0 subito a Roma il 19 novembre del 2006. Anche se sono passati 5 anni da quella partita, il ricordo brucia ancora nelle menti rossazzurre, per questo motivo ci aspettiamo un match acceso. Inoltre, il tecnico siciliano, l’ex laziale Diego Pablo Simeone, vivrà la partita come un derby e certamente non vorrà regalare nulla ai giallorossi.

Per dare una mano alla sua ex squadra, “el Cholo” si affiderà al senso del gol di Gonzalo Bergessio, bomber argentino voluto dallo stesso allenatore, proveniente dal Saint-Étienne. Dopo un inizio in sordina, Bergessio cambia marcia grazie al cambio di modulo, che lo vede partire dalla sinistra. E con il gol messo a segno nel derby con il Palermo entra nel cuore dei tifosi. Nonostante la nuova posizione lo porti a giocare più lontano dalla porta, lui non si scoraggia, anzi grazie alla sua tenacia, conquista un posto fisso nell’undici titolare ed in sole 11 apparizioni mette a segno 4 gol.

In casa giallorossa assistiamo invece alla situazione opposta: da bomber inamovibile della Roma, Marco Borriello è il giocatore che senza ombra di dubbio ha più risentito del cambio di allenatore. Dal suo arrivo, Vincenzo Montella gli ha costantemente preferito Totti nel ruolo di centravanti, relegando spesso e volentieri Marco in panchina. Nonostante ciò l’attaccante partenopeo, da vero professionista, non ha mai alzato la voce ed ha sempre rispettato le scelte del mister. Anche perché a parlare per lui sono i numeri della stagione:  10 gol e 1 assist collezionati nel solo girone di andata (visto lo scarso utilizzo nell’era Montella: 309 minuti in 8 partite).

Candreva vs. Marchisio (Parma-Juventus)

Al Tardini quasi sicuramente assisteremo ad una classica partita di fine stagione, dove è in palio solo l’onore. Il Parma è ormai salvo, mentre la Juventus ha detto definitivamente addio ai sogni Champions, dopo l’ennesimo passo falso in casa contro una piccola.

Tra le fila dei ducali ci sono molti giocatori che hanno vestito la maglia bianconera:  uno di questi è Antonio Candreva, che sicuramente giocherà con il dente avvelenato, tipico dell’ex. Il ragazzo romano che l’anno scorso aveva stupito tutti quanti con la maglia del Livorno, tanto da essere convocato da Lippi, in questa annata non è riuscito ad essere sempre continuo, e proprio questo è ciò che l’ha penalizzato quando i ducali si sono ritrovati invischiati nella lotta per non retrocedere: il tecnico Colomba ha dovuto fare a meno dei suoi colpi per affidarsi a giocatori di maggiore esperienza e rendimento. Comunque la storia della sua stagione parla di 3 reti messe a segno e 1 assist.

Per quanto riguarda i bianconeri, a passare sotto la nostra lente di ingrandimento è un altro centrocampista italiano di indiscusso talento: Claudio Marchisio, definito “il Principino” dai tifosi per la sua eleganza sul terreno di gioco. Il giovane centrocampista, a discapito della sua età, possiede una buona forza fisica ed è dotato di una buona visione di gioco e personalità. Le sue armi migliori sono il tiro da fuori e la precisione nei lanci lunghi. In molti lo paragonano a Marco Tardelli soprattutto per la sua capacità di ricoprire ogni ruolo del centrocampo ed anche per la sua capacità di inserirsi e di andare a rete. La sua stagione purtroppo non è stata eccelsa, come quella di tutta la squadra, in ogni modo Claudio ha collezionato 4 gol e 2 assist.

De Sanctis vs. J.Cesar (Napoli-Inter)

Sfida suggestiva al S.Paolo dove si affronteranno la seconda e la terza della classe: l’Inter tenterrà di difendere il secondo posto, mentre il Napoli proverà ad ottenere una vittoria di prestigio per poter insidiare la posizione dei nerazzurri e interrompere il trend negativo delle ultime giornate. La sfida tra le due compagini inoltre mette di fronte due tra le difese meno battute di tutto il torneo: il Napoli con le sue 36 reti subite è la terza miglior retroguardia, l’Inter con 40 la quinta. Non potevamo non dedicare quindi questo spazio ai due portieri: Morgan deSanctis e Julio Cesar.

Il portiere abbruzzese ha trovato a Napoli la sua dimensione ideale, dopo la poco felice esperienza spagnola al Siviglia e la stagione vissuta in Turchia con la maglia del Galatasaray. Con la maglia degli azzurri ha riconquistato fiducia, rendimento e soprattutto la Nazionale, dove ormai è un punto fermo nei convocati dei vari commissari. Portiere di sicuro affidamento, Morgan, dall’alto dei suoi 34 anni ha raggiunto l’apice della sua carriera, portando il Napoli a lottare per lo scudetto, grazie alle sue parate e chiudendo la saracinesca in molte partite.

Per quanto riguarda il portiere interista, siamo di fronte, se non al migliore, ad uno dei migliori 5 portieri al mondo. Per molto tempo si discuteva chi fosse il più forte tra lui e Buffon, con il quale si è spesso conteso il podio. Il brasiliano dal suo arrivo in Italia, nel gennaio 2005, ha compiuto passi da gigante, che lo hanno portato alla ribalta dello scenario internazionale, e grazie alle sue parate (in alcuni casi di veri e propri “miracoli”) l’Inter si è innalzata con lui, toccando l’apice nella scorsa stagione, con la vittoria di Madrid. Quest’anno, purtroppo per i nerazzurri, dei problemi fisici lo hanno frenato nel corso della stagione, nonostante questo Julio ha collezionato 24 presenze, subendo 20 gol e parando 2 rigori.

DANIELE GARGIULO