LAZIO, Reja: “Il derby tocca a noi. Zarate? Chi lo circonda non lo aiuta”


Edy Reja carica la Lazio alla vigilia della stracittadina contro i giallorossi. L’allenatore biancoceleste ne è convinto: questa può essere la partita buona per sfatare il tabù Roma: «Auguriamoci che ci sia sempre una prima volta. A lungo andare può anche capitare, ma questa volta ho la sensazione che sia la volta della Lazio. Possiamo vincere questa partita perché se ci deve essere un po’ di giustizia allora questa è la partita della Lazio, soprattutto in riferimento alle gare precedenti. Anche perché è inutile stare a sottolineare gli episodi arbitrali dei derby precedenti».

Reja non è neanche preoccupato per la designazione di Tagliavento che tanto ha fatto discutere in città: «Secondo me la prestazione e il risultato non dipendono dall’arbitro, ma dalla nostra prestazione. Tagliavento è un fischietto internazionale, uno dei migliori e quindi sotto questo punto di vista sono sereno e tranquillo. Non tiriamo fuori scusanti, anche se nelle gare precedenti c’è stato qualcosa da dire. Certo c’è una grande responsabilità per la posta in palio ma questo vale per tutti gli arbitri. Le sorti di questo incontro dipendono da noi e anche dalla Roma».

Questo derby per la Lazio può valere l’allungo decisivo per la zona Champions League o almeno l’occasione giusta per escludere forse definitivamente una concorrente diretta: «Ho tanta voglia di vincere il derby perché sapete cosa può contare il derby per la città, ma anche per le condizioni della classifica perché in caso ottenessimo i tre punti si aprirebbero spiragli particolarmente intereassanti. Per questo motivo sarebbe bellissimo vincere. Sarebbe il giusto coronamento per quello che stiamo facendo da inizio campionato».

Decisivo sarà anche l’atteggiamento con cui i biancocelesti scenderanno in campo. aspetto decisivo in ogni derby capitolino. Anche da questo punto di vista l’allenatore ha le idee chiare: «Come entreremo in campo? Dobbiamo fare nostra la partita da subito. La Roma ci metterà tutto l’impegno possibile per riagganciare il treno della Champions, ma il nostro compito sarà quello di non farli passare. Dobbiamo metterli in difficoltà nelle zone del campo dove hanno delle carenze, se ne hanno. Cercheremo di sfruttare delle qualità, quelle capacità di cui disponiamo. Abbiamo fantasia velocità e giocatori che sanno attaccare gli spazi, altri che sanno gestire e spero che tutti siano al100% delle loro possibilità».

Buone notizie anche per quanto riguarda Andrè Dias. Probabilmente sarà della partita ed è lo stesso Reja ad ammetterlo: «Dias sta bene, devo fargli fare un certo tipo di lavoro questo pomeriggio e poi vedremo che tipo di atteggiamento avere. Se giocherà? Dipende da lui, da come si stente. Ora non ha più dolore, vediamo l’allenamento del pomeriggio, poi decideremo».

Ma dunque dove la Lazio può vincere il derby, in quale zona del campo? Reja fornisce la sua ricetta personale: «È una gara particolare, serve l’approccio giusto, ma anche intelligenza lucidità, senza cadere in provocazioni. Ci saranno momenti da valutare bene tatticamente e vorrei vedere una squadra matura, che sappia interpretare bene la gara. La Roma arriverà carica a questo derby perché sapete quanto è importante questa sfida per la loro classifica. L’eliminazione della Champions e le critiche? I problemi con cui arrivi al derby si annullano e vedrete che tutti faranno una grandissima partita. Certo ci sono segni di nervosismo, ma il derby cancella tutto. Per quanto ci riguarda i nervi dobbiamo tenerli a posto, come la lucidità. Indipendentemente da quello che può succedere dobbiamo mantenere la calma perché sono energie nervose buttate via. Lucidità e pacatezza possono essere elementi decisiva per la vittoria e lo dirò anche prima di scendere in campo».

Infine, il tecnico goriziano dice la sua anche sulla questione Zarate. In settimana il fratello procuratore di Maurito aveva accusato il mister biancoceleste di far giocare l’argentino troppo indietro. Inevitabile la risposta a Sergio, davvero molto dura: «Zarate ha lavorato bene, si sta caricando e vuole darci una grossa mano. L’aspetto negativo di Roma è che ci si aspetta sempre che il nostro n° 10 possa risolvere la partita e magari se non riesce a piazzare il colpo si abbatte. Deve mettere le sue qualità al servizio della squadra perché non deve sentirsi il salvatore della Lazio. Deve giocare come Eto’o nell’Inter, basta vedere la sfida contro il Brescia di ieri sera. Zarate questo lo sa e anche nelle settimane precedenti abbiamo parlato. Ai tifosi di Maurito dico di lasciarlo stare. E lo stesso lo dico a suo fratello perché l’intervento del procuratore non è stato appropriato. Prima di usare la lingua bisogna fare in modo che sia attaccata al cervello. Zarate viene troppo responsabilizzato e invece lui deve stare tranquillo».