MILAN INZAGHI: “Presto sarò in campo”

MILAN INZAGHI – Ecco le parole dell’attaccante rossonero al sito ufficiale della Fifa: 

“Una serie di infortuni hanno quasi distrutto la mia carriera. Non ho mai rinunciato a lottare, anche nei momenti più difficili, come quando mi sono infortunato al crociato a novembre. Il mio segreto è la passione e l’amore che ho per quello che faccio. Mi considero fortunato perché ho avuto la possibilità nella vita di fare l’unica cosa più vicina al mio cuore: giocare a calcio. Ho anche avuto la fortuna di vincere trofei prestigiosi come due Champions League e altre competizioni con il Milan.

Che effetto ti ha fatto sentire che Ronaldo si ritirasse dal calcio?
“Ogni giocatore gestisce la sua carriera come meglio crede. Naturalmente significava qualcosa per me vedere un grande campione come Ronaldo , uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, decidere di smettere di giocare a calcio. Detto questo, mi sento ancora più fortunato che io sono ancora in grado di continuare a lottare per tornare a 38 anni, e di poter contare sul sostegno del mio club, i miei compagni di squadra ed i tifosi che mi sostengono”.

Come definiresti il tuo stile di gioco?
“Penso che il mio gioco sia basato soprattutto su un buon tempismo. Questo è molto importante per un giocatore come me che agisce al limite del fuorigioco, sempre pronto a scattare verso la meta. Dopo di che, l’istinto aiuta molto in termini di mettere la palla in rete”.

Quale giocatore ti ha colpito di più durante la tua lunga carriera?
“Ci sono stati tanti giocatori, ma credo che se si prende in considerazione sia l’età e il talento, Lionel Messi è un giocatore straordinario”.

Quale allenatore ha lasciato la più grande impressione su di te?
“Mi ricordo di Luigi Cagni e Bortolo Mutti con affetto. Il primo a Piacenza durante la stagione 1994/95, perché di tutti i preziosi consigli che mi ha dato, mi aiutano a continuare a giocare ad alti livelli a 38 anni. Ricordo il secondo perché è stato lui che mi ha dato la mia prima occasione [a Leffe nel 1992/93]. Sono anche molto legato a Carlo Ancelotti, che ho avuto come allenatore, sia alla Juventus che al Milan, e con cui ho condiviso momenti indimenticabili. Ho anche stabilito un buon legame con Massimiliano Allegri giusto fin dall’inizio, e mi auguro con tutto il cuore di vincere qualcosa per il Milan con lui”.

Chi è stato il difensore più difficile che hai incontrato?
“Mi sono trovato di fronte i difensori difficile in numerose occasioni. Se dovessi scegliere un solo nome, però, direi Paolo Maldini, che ho avuto l’onore di averlo come avversario e giocare con molti anni a Milano, anni in cui abbiamo vinto tutto”.

Quando tornerai campo?
“Presto, si spera. Molto presto. Il mio obiettivo è ora quello di giocare di nuovo in modo che possa battere di nuovo il mio record di gol in competizioni europee”.