CESSIONE ROMA, FIORENTINO: ‘L’offerta americana ci ha convinto anche per il progetto che prevede’. Cordata pronta a valorizzare il marchio

FIORENTINO SU ESCLUSIVA AMERICANI – Paolo Fiorentino, Chief Operating Officer di UniCredit, commentando la decisione di concedere un’esclusiva alla cordata a statunitense per l’acquisto dell’As Roma., ha rilasciato – come riferisce Adnkronos – le seguenti dichiarazioni: «Andiamo avanti nel processo negoziando in esclusiva con il Gruppo americano che fa capo a Di Benedetto. La loro offerta ci ha convinto non solo perchè finanziariamente più solida, ma anche per gli investimenti e per la valorizzazione della squadra che il progetto prevede. Una valorizzazione -spiega Fiorentino- che era tra i nostri obiettivi e che la squadra, il team ed i tifosi romani si aspettano e meritano».

Sempre Adnkronos indica come componenti della cordata 4 imprenditori: Thomas DiBenedetto, Michael A.Ruane, Richard D’Amore e James J. Pallotta.

Scopriamo qualcosa sul rogetto americano. La Roma dovrebbe essere una squadra competitiva sul terreno di gioco e un marchio di successo a livello mondiale. La società giallorossa ha il potenziale per diventare un brand in grado di imporsi rapidamente a livello planetario. Il marchio AS Roma, secondo gli acquirenti a stelle e strisce, merita la stessa attenzione e il medesimo trattamento che viene riservato alle icone dello sport. Il progetto, a quanto apprende l’ADNKRONOS, prevede il rapido e massiccio sviluppo delle attività commerciali: dagli attuali 136 milioni di euro si punta ad arrivare a circa 175 milioni nel 2015. La vendita dei biglietti dovrà tornare ai livelli ‘storicì toccati in passato, quando lo stadio Olimpico era costantemente gremito. Gli abbonamenti dovranno costituire circa il 40% della platea complessiva e, al botteghino, la Roma dovrà insediarsi tra i primi 3 club della Serie A. Per arrivare a simili traguardi si adotteranno strategie mirate per la vendita dei biglietti, riproponendo modelli che si sono dimostrate efficaci nell’efficiente universo sportivo nordamericano.
Uno dei pilastri del piano della cordata sarà la progettazione e la realizzazione di uno stadio di almeno 45.000 posti che possa diventare il cardine di un universo ‘entartainment’ comprendente anche ristoranti e negozi. Lo stadio, ma anche il centro tecnico di Trigoria, diventerebbe la meta di tour organizzati per tifosi-turisti provenienti anche dall’estero: lo slogan ‘tutte le strade portano all’AS Romà riassume gli obiettivi della cordata in questo settore. I progressi della Roma passeranno anche per lo sviluppo del merchandising che, abbinato ad un nuovo approccio marketing, può crescere del 10% già tra il 2011 e il 2012 e arrivare a balzi del 30% quando il business sarà consolidato. La strategia prevede il potenziamento della rete di vendita dei prodotti, il consolidamento del legame tra club e città e, ovviamente, la tutela dei prodotti ufficiali sul mercato. Per arrivare ai tifosi, verrà sviluppata e ampliata l’attività editoriale. Tale settore comprende anche il sito ufficiale della società. Nell’agenda di DiBenedetto & Co. viene dedicata attenzione anche al capitolo ‘sponsorship’ che può valere il 20-30% in più rispetto alla situazione di oggi. L’accordo con l’attuale partner tecnico, la Kappa, potrebbe essere ridiscusso prima del 2013. Parallelamente, si potrebbe sondare il terreno con altri marchi di livello mondiale come Nike o Adidas.
In un panorama nazionale caratterizzato dalla vendita centralizzata dei diritti televisivi, la AS Roma ‘made in Usàa’arricchirà la propria offerta esplorando anche i territori del digitale e della telefonia mobile con progetti ambiziosi e tipici di una vera ‘media company’. Tra le idee anche la creazione di un team di cheerleaders. La caratura internazionale del club sarà amplificata dai tour che verranno pianificati con attenzione particolare alle aree nelle quali sono più radicate le comunità italiane: le trasferte della squadra in Nord America e Sud America potrebbero fruttare già 3 milioni nel 2012. La Major League Soccer, ovviamente, potrebbe diventare un interlocutore privilegiato per organizzare amichevoli di lusso a New York, Boston, Los Angeles, Chicago o Toronto. Si guarda a Stati Uniti e Asia, inoltre, anche per la creazione di ‘academy’ destinate a formare giovani calciatori e, contemporaneamente, a radicare il brand della AS Roma in nuovi, potenziali mercati