ROMA: è Di Benedetto l’americano innamorato del club giallorosso

ROMA DI BENEDETTO – Milano Finanza – Si chiama Thomas R. Di Benedetto, americano, 61 anni, di Boston. È lui che si è innamorato della As Roma qualche mese fa e ha deciso di mettersi a capo di un gruppo di «amici milionari» per portare a casa quel deal che nel 2008 era sfuggito a George Soros. Sotto una New York imbiancata dalla neve e ai piani altissimi di un grattacielo che si affaccia su Park Avenue, potrebbe essersi scritta una delle pagine più importanti per il destino della As Roma. Da una parte Paolo Fiorentino e Piergiorgio Peluso di Unicredit, con Roberto Cappelli, l’avvocato di fiducia, e dall’altra Thomas Di Benedetto con i suoi advisor finanziari e l’avvocato Mauro Baldissoni, dello Studio Tonucci. Se, come pare, l’incontro, che mentre andiamo in stampa è ancora in corso, avrà esito positivo, quello che doveva essere un semplice meeting interlocutorio potrebbe invece portare ad una svolta decisiva nel destino della squadra della Capitale. Del resto a Unicredit il progetto sembrato talmente serio e finanziariamente strutturato da decidere di rimanere nella nuova proprietà con una quota di minoranza. Per diversi mesi il nome di Di Benedetto è stato tenuto segreto, per evitare, come è successo in passato che la trattativa potesse fallire. Ma chi è questo signore di origini italiane? Partner dal 1978 dei Boston Red Sox è stato uno degli investitori che ha portato la squadra dalle serie minori allo sport professionistico. Una importante esperienza nel settore sportivo, ma anche nei fondi di investimento, nel marketing, nel settore dei media e nello sviluppo di progetti edilizi di alto valore. Un professionista dello sport, anzi del management sportivo. Sposato con cinque figli, vive tra Miami e Boston e adesso potrebbe dover prendere casa a Roma. Presidente del Boston International Group dal 1983, presidente del Junction Investors, chairman del board di Jefferson Watermann, ha trascorso quasi tutta la sua vita a sviluppare progetti di altissimo livello legati allo sport e al business sportivo. Ora si è convinto che la As Roma, per lui e per un ristretto gruppo di imprenditori in alcuni settori chiave, dal marketing al real estate possa essere il futuro.