PRIMAVERA LAZIO, Trombetta suona la sinfonia biancoceleste

LECCE ( 4- 3- 1- 2): Ambro­sio; Kostadinovic, Locci (21′ st Selvaggio) Febbra­ro, Nunzella; Giaracuni (36′ st Streccioni) Rosato, Legari (30′ st Giglio); Fal­cone; Lucà, Falco. A disp: Passaseo, Mauro, Monte­negro, Rizzo. All.: Di Fabio

LAZIO ( 4- 4- 2): Berardi; Cavanda Crescenzi, Per­petuini, Pantano; Barreto (39′ st Monteforte) Zampa, Campoli, Adeleke; Di Ma­rio (19′ st Trombetta) Cin­que. A disp: Cima, Spirito, Fagioli, Pala, Spina. All.: Bollini ARBITRO: Abbattista di Molfetta

MARCATORI: 13′ st Gia­racuni (Le), 31′ st Campo­li ( La), 41′ st Trombetta (La).

AMMONITI: Legari ( Le), Locci (Le).

Una settimana da Regina. Prima il derby vinto in Coppa, poi la vetta rinconquistata. L’aquila come la rondine, vola in Primavera e si riconquista la cima tanto amata, quella della classifica. Sebbene il primo posto sia in coabitazione con i cugini giallorossi la banda Bollini si gode i suoi sette giorni perfetti. Con il Lecce non è stata certamente una sfida facile: i pugliesi hanno dimostrato di essere un’ottima compagine, esprimendo un buon calcio, contraddistinto da veloci fraseggi e da un coralità nelle manovre da applausi. L’ottimo gioco espresso dai salentini è premiato al 13′ della ripresa, quando sugli siluppi di un’azione costruita da Falcone, la sfera giunge nei piedi di Giaracuni che è lesto a piegare Berardi e a portare in vantaggio il Lecce. Nei minuti successivi i giallorossi amministrano bene il prezioso vantaggio. La Lazio, tuttavia, non appare mai doma e nell’ultimo quarto d’ora sale in cattedra. Bollini inserisce Trombetta, che aggiunge brio alle manovre dei biancocelesti. Al 31′ in seguito ad uno svarione dei difensori salentini Campoli si ritrova libero in area e con un perentorio colpo di testa pareggia i compi. Il capolavoro della Lazio viene completato al 41′, quando Trombetta dai venti metri lascia partire un bolide, che sfugge dalle mani di Ambrosio. Due a uno, la Lazio riprende in mano lo scettro.