Lazio. Petkovic: “Dobbiamo ancora fare qualche ritocco alla rosa. Hernanes? Sarà importante per la squadra”

L’allenatore biancoceleste ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Auronzo di Cadore…

(Getty Images)
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NOTIZIE SS LAZIO – L’allenatore della Lazio, Vladimir Petkovic, ha parlato oggi in conferenza stampa dal ritiro di Auronzo di Cadore. Queste le sue dichiarazioni:

LA CONFERENZA STAMPA DI MR. PETKOVIC

La vittoria della Coppa Italia vi toglie la fame di vincere?

“Buongiorno a tutti. E’ passato già un anno da quando siamo stati la prima volta qui, sembra ieri. Speriamo che continuiamo a lavorare e collaborare insieme portiamo tutto a buon fine. Penso che è stato un bel successo e soddisfazione, ma è il passato. Da quando siamo arrivati ad Auronzo ho detto ai ragazzi che con la presentazione delle maglie abbiamo chiuso un capitolo. I festeggiamenti li lasciamo ai tifosi, ci vuole questo entusiasmo, ma noi abbiamo chiuso la porta e se ne è aperta un’altra dove dobbiamo avere più ambizioni e più fame lavorare sodo per ottenere risultati. Non dobbiamo accontentarci mai e avere una fame incredibile e con sacrifici dobbiamo cercare di ottenere di più”.

Lei ha sempre detto lavoro con il materiale che ho a disposizione, con il ringiovanimento e i nuovi arrivati.E’ soddisfatto Cosa pensa della rosa?

“Dobbiamo ancora fare qualche ritocco a questa rosa. Se ci siamo tutti saremo troppi qualche partenza dovrà esserci e vediamo se aggiungere qualche tassello. Importante che arrivino quelli che hanno firmato e si mettano a disposizione. Con la rosa allargata anche qualitativamente possiamo avere maggiore soddisfazione”

Stessa lavoro dello scorso anno quando la Lazio partì bene?

“Più o meno. L’anno scorso ho dovuto fare più test psico fisici e tecnico tattici per conoscere i giocatori. Adesso ho un quadro più preciso. Abbiamo dato una certa impronta alla squadra e adesso riusciamo ad alzare ritmo e pretese Oggi abbiamo iniziato un lavoro tecnico tattico individuale. Quest’anno saremo ad Auronzo solo due settimane, mentre l’anno scorso tre. Certe cose le dobbiamo velocizzare”

Ci sono 7 centrali e l’anno scorso nacque il 4-1-4-1, obiettivo difesa a 3?

“Non dipende solo da me, ma dai giocatori. Come si presentano e come possono dare di più. L’anno scorso abbiamo provato diversi sistemi, ma siamo sempre tornati su certi principi. Io cerco certi principi dai giocatori che devono muovere insieme. Questo è importante per ogni sistema. Se difesa a tre si dimostra meglio della difesa a 4  potrebbe essere una soluzione o un’idea, ma dipende anche da difesa e attacco. In queste settimane proveremo diversi schemi e moduli, ma sempre lo stesso sistema di gioco”

In dodici mesi, cosa ha insegnato lei alla Lazio e cosa la Lazio a lei?

“Se torniamo a dodici mesi fa, per voi è una sorpresa che io sia al secondo ritiro con la Lazio pochi mi davano credito. Abbiamo lavorato e giocato bene tanto. Qualcosa ho dato a questa squadra, un tipo di mentalità e pensiero e l’impronta di un certo tipo di lavoro. Lazio mi ha dato tanto, la possibilità di mettermi in mostra su palcoscenici più importanti. Siamo pari e dobbiamo andare avanti braccio a braccio per ottenere di più”

Ci sono sei primavera e tanti nuovi arrivati in età primavera, tra quanto potrà contare su di loro?

“Dipenderà da loro. Cercherò di farli mettere in mostra senza bruciarli come accaduto con Onazi. Valuteremo settimana dopo settimana”

DIfferenze rispetto all’anno scorso?

“Abbiamo una rosa più ampia. Lo scorso anno abbiamo avuti tanti infortuni nello stesso reparto e tanti giocatori a non giocare tante partite importanti tutte insieme. Ognuno di loro deve”

Conte non vi ha citati come anti Juve. Sorpreso?

“No, l’anno scorso siamo partiti come ottava o nona. Quest’anno partiamo con tanta voglia di stupire e fare sorprese. Vedendo il mercato delle altre bisogna vivere partita dopo partita e dominare e avere la meglio sul campo”

Vinicius e Novaretti?

“Non voglio analizzare troppo loro due. Gli ho detto che io ho pazienza e che non devono dare tutto subito. Piano piano devono inserirsi nella squadra e entrare nell’ottica del gruppo. Non sarà decisivo chi ha migliori giocatori, ma il miglior gruppo”

Dobbiamo avere una fame incredibile è un messaggio che lancia alla squadra per il pericolo appagamento?

“Sono sicuro che non sarà così. I grandi giocatori devono avere sempre fare per ottenere sempre il 100%, solo così si ottengono risultati”

Il mercato non è chiuso, ci può tracciare il profilo di un attaccante che serve alla Lazio?

“Nessun profilo in particolare. Vediamo sul mercato se c’è+ qualche opportunità da cogliere. Siamo tanti, c’è tanto per valutare la rosa. Adesso valutiamo chi c’è e poi faremo le considerazioni. Vogliamo fare bene, partendo dalla vittoria della Supercoppa”

I Primavera, quanti di loro potranno essere aggregati in prima squadra?

“Loro faranno parte della rosa allargata per tutta la stagione. Devono essere talenti che non vanno bruciati. Li fermo per non farli esagerare e bruciare energie. Dopo un mese si faranno le prime valutazioni. Alcuni sono in età di Primavera. Diversi giocatori saranno con noi e magari giocheranno in Primavera e se dimostreranno il loro valore rubano il posto ad uno più esperto”

Ha paura di perdere Hernanes?

“No lui è in vacanza. Vacanze meritate perché ha fatto più partite in Serie A. Sono quasi sicuro che sarà ancora importante in questa squadra. Deve dare di più, poi il mercato è sempre aperto per tutti. Io calcolo che il 26 luglio sarà con la squadra”

Rinnovo?

“Ultimo dei miei problemi. Ora la priorità è disputare una grande stagione. Fino a giugno c’è tempo”

Biglia-Ledesma e Felipe Anderson-Hernanes possono coesistere?

“Si, sicuramente. Giocando su tre fronti assolutamente si. Tutti questi giocatori possono essere compatibili e giocare insieme”

La Champions è l’obiettivo?

“Non mi pongo obiettivo matematico. Vogliamo migliorare di giorno in giorno, fare meglio dell’anno scorso e vincere”.

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