Atletica, UFFICIALE: tagli ai gruppo sportivi militari

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Da anni ormai è viva la discussione sui corpi sportivi militari, sostenendo infatti che, una volta entrati in pianta stabile nel gruppo, gli atleti si rilassino al pensiero di non poter perdere il ‘posto fisso’, con una certezza economica che, in alcuni casi, rappresenta un danni sul fronte sportivo. La scelta fatta da Fidal e corpi militari sa di rivoluzione, ovvero mandare fuori dai gruppi chiunque non ottenga risultati all’altezza dell’investimento. L’obiettivo, ora, è puntare sulla qualità. Se un atleta non matura risultati degni di nota, perderà le sovvenzioni da parte dello Stato.

Entro il 2017 le Fiamme Gialle dovrebbero ‘tagliare’ 1/5 dei tesserati e, secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, ecco i nomi che rischiano maggiormente: Cerutti e Obou (velocità), Mach di Palmstein (110 hs), Floriani e Nasti (3000 siepi), Catania (salto in lungo), Tamberi (giavellotto), Dessi (marcia), Borsi (100 hs) e Clemente (marcia). Anche le Fiamme Oro scenderanno da 33 a 28 con le rinunce a Zanatta e Marzetta (mezzofondo), Panizza (400 hs), Guarini (salto in lungo) e Minei (marcia). Non sarà da meno l’Esercito: dopo le dismissioni di Romagnolo, Costanza ed Ejjafini (fondo e mezzofondo), dovrebbe toccare anche a Crespi (mezzofondo) e Calvi (prove multiple). I tagli di Aeronautica e Fiamme Azzurre, infine, saranno resi noti nelle prossime settimane.