Rayo Vallecano, i tifosi contro Zozulya: “Non vogliamo nazisti!”

Rayo Vallecano (social)

 

Si è creato un vero e proprio caso politico, è il caso di dirlo, in casa del Rayo Vallecano. I tifosi del la terza squadra di Madrid, che ora naviga in brutte acque, nella parte bassa della classifica della seconda divisione spagnola, hanno dato vita a una vera e propria protesta.

L’oggetto della stessa, dai toni molto aspri, è stato l’arrivo in rosa di Roman Zozulya. Il giocatore ucraino, in prestito dal Betis Siviglia, era stato accusato di professare ideologie naziste dalla Abc. La rete sottolineò come la maglia indossata al suo arrivo in Spagna riportasse il simbolo di un noto gruppo di estrema destra ucraino.

RAYO VALLECANO – I TIFOSI NON VOGLIONO ZOZULYA E LE SUE PRESUNTE IDEE NAZISTE

Una miccia che non si è mai spenta quella delle accuse di nazismo, nonostante le parole del diretto interessato: “Le mie azioni sono in sintonia con i valori sociali esaltati dallo stesso Rayo e dalla sua tifoseria. Nessun appoggio a gruppi paramilitari o fascisti”.

Al coro si è unito anche Luiz Yanez, presidente del Rayo: “E’ stato un malinteso. Il calciatore non ha alcun legame con il neonazismo”. Quel simbolo, dice il club, sarebbe quello dell’Ucraina, con dei versi di un poeta, Schevchenko, studiato in ogni scuola del Paese.

Nulla da fare per Zozulya, che ha dovuto far ritorno al Betis, dove non potrà giocare fino al termine della stagione.