Volandri: “Emozionante per me giocare al Foro Italico”

 Filippo Volandri
Filippo Volandri (getty images) SN.eu

NOTIZIE MASTERS 1000 ROMAFilippo Volandri esce a testa alta dal tabellone principale degli Internazionali BNL d’Italia, battuto in tre set da David Ferrer. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa dopo la partita:

Ricordi l’ultima partita così intensa?
A memoria dico o la finale che ho perso con Almagro 6-4 al terzo qualche anno fa a San Paolo oppure con Simon quando ho perso al terzo qui 3 anni fa. Però si, è passato qulache anno. Il difficile di questo sport è quando esci dal circuito, perchè poi è difficile rientraci. Ho giocato un anno molto male, risalire dai Challenger è abbastanza complicato. Più stai attaccato a questo livello, se lo hai perchè lo devi avere, e più ci rimani. Poi è anche più facile giocare sul centrale al Foro con tanta gente, ti danno una bella spinta. Mi son divertito.

Se avessi commentato questa partita con Sky che voto ti daresti?
Impegno 10 e lode, per come ho giocato 9 e mezzo. Non ho sfruttato nel secondo set le poche occasioni che ho avuto, non ho molto da recriminarmi. Avrei voluto giocarmi il tie-break quello si. Da un lato con il vento si faceva più fatica, proprio a livello di energie di gioco. Ho iniziato a far fatica a livello di forza quando andavo contro vento.

Tu hai detto che questo luogo ti aiuta. E’ opinione comune però che non a tutti fa questo effetto. Quale delle due prevale, l’entusiasmo o il peso dell’attesa?
Sono entrambe le cose, devi vedere a livello emotivo come reagisci. Ti da molto e ti toglie tanto. Ho giocato qui la Coppa Davis contro Ivanišević, io ero bimberro. La partita con Stepanek mi ha dato molta più emozione. Qui al centrale era come se fossi nel mio giardino di casa, ci ho messo tutto. Sto vincendo tante partite, anche se è un livello diverso, ma le emozioni sono le stesse. Sia che tu giochi un futures, sia un torneo ATP.

Programmi futuri?
La prossima settimana vado a giocare le qualificazioni. Purtroppo il livello non cambia la classifica che è quella. O giochi challenger o qualificazioni ATP. Sto provando a mischiare le carte. Quando sei 200 del mondo non puoi fare altrimenti. Domani mi riposo, da dopodomani ricomincio ad allenarmi e sarò qui per sky, poi sabato sera inizierò le qualificazioni al Roland Garros. Sinceramente qui non pensavo neanche di giocare, forse questa è la mia ultima stagione e ritornare su quel campo era come chiudere un cerchio. E’ anche vero che quando fai partite di questo livello ti viene voglia di andare avanti. Vediamo a fine anno.

Ti aspettavi una Wild Card?
No perchè credo che per regolamento non la posso neanche più avere per l’età. Ho giocato le quali come alternate e così è successo.

Visto il livello che hai giocato, hai rammarico a livello di programmazione? Esempio la scelta di commentare per Sky…
No di programmazione no, comunque non posso neanche giocare tutte le setimane, la faccio tale in modo di sky e i tornei non combacino. E comunque vanno bene entrambe le cose. Forse mi rammarico che quest’anno ho fatto un’ottima preparazione e i risultati si vedono, mentre l’anno scorso un po’ per gli acciacchi, un po per la preparazione non andrò bene. Oggi mi alleno di più  e se faccio male pazienza.

Rispetto alla tua storica racchetta come ti trovi con questa nuova, ha una tensione più bassa?
E’ una racchetta che mi aiuta di più. Ho giocato una vita con la prestige, molto più pesante e rigida. Questa è una racchetta che ti da una mano, la tensione rimane bassa.

Sul rovescio. Hai mai pensato che fosse uno dei migliori ad una mano?
Uno dei migliori sicuramente si. Dentro alla classifica bisognerebbe metterci anche Gaudio, Gasquet, però si si il mio rovescio a una mano era uno dei migliori del circuito.

L’applauso finale cosa ha significato per te, eri commosso
Considerando il fatto, a parte chi lo sa, che potesse essere l’ultima partita qui al foro, ho pagato l’emozione più all’ultimo turno di qualificazione. Qui sono più contento che emozionato, anche perchè ho rosicato un pochino, mi sarei voluto giocare il tie-break, ho in testa quello (ride, ndr), che poi magari avrei perso.

dall’inviato Michele Spuri