Australian Open. Murray lotta, ma è Djokovic a trionfare

Novak Djokovic solleva il trofeo dopo la vittoria del suo sesto Australian Open
Novak Djokovic solleva il trofeo dopo la vittoria del suo sesto Australian Open (getty images)

NOTIZIE AUSTRALIAN OPEN – Alla fine tutto è andato come da pronostico: Novak Djokovic ha battuto Andy Murray e si è laureato campione degli Australian Open per la sesta volta in carriera. Il tennista serbo ha così scritto un’altra pagina di storia del tennis. Eppure, nonostante una vittoria in tre set maturata “solo” in 2 ore e 53 minuti, il numero 1 del mondo ha dovuto sudare per domare l’avversario, che dopo un inizio complicato si è ripreso alla grande, dando del filo da torcere al suo rivale. L’inizio di partita, invece, suggeriva una passeggiata per Djokovic che dopo un primo game sudato, in cui ha concesso una palla break non sfruttata dall’avversario, ha subito breakkato Murray per portarsi prima sul 3-0 e poi addirittura sul 5-0.

Finale Australian Open Djokovic v Murray
Andy Murray (getty images)

Set finito pochi minuti dopo, un secco 6-1 in mezz’ora precisa che non lasciava prevedere nulla di buono per Murray e per gli spettatori accorsi in massa alla Rob Laver Arena. Murray invece nel secondo set ha reagito alla grandissima, dando vita a una vera e propria battaglia. Il terzo game sembra non finire mai, alla fine lo risolve Murray che riesce a salvare il servizio e a portarsi sul 2-1: la partita è tesa, equilibrata e di alto livello. Nole sembra in grado di scappare quando nel settimo game breakka l’avversario e vola sul 4-3, ma è un fuoco di paglia perchè Murray non molla di un centimetro e controbreakka immediatamente, portandosi prima sul 4-4 e sul 5-4 poi, ma qui esce tutto il campione che c’è in Novak Djokovic. Il numero 1 al mondo non trema, prima sfrutta il suo turno di servizio per tornare in parità, poi mette alle corde l’avversario con un break pesantissimo e infine chiude il set, vinto con il punteggio di 7-5, il tutto annullando una palla break, concessa a causa di due doppi falli consecutivi. Un piccolo svarione, fortunatamente per Djokovic senza conseguenze.

Novak Djokovic e Andy Murray Australian Open
Novak Djokovic e Andy Murray (getty images)

La partita sembra finita, servirebbe una reazione d’orgoglio da parte di Andy Murray e un calo, difficile da prevedere, da parte di Djokovic per riaprire il match. La delle due condizioni si avvera, il tennista scozzese non si perde d’animo e prova tutto il possibile per non perdere la sua quinta finale in Australia, ma dall’altra parte Nole non concede niente e apre il set breakkando l’avversario. Potrebbe essere il colpo del KO, ma Murray non ci sta e in qualche modo riesce a tornare sul 3-3. I due pesi massimi, adesso, iniziano ad essere stanchi, entrambi sbagliano qualcosa di troppo, ma nessuno dei due ha la forza mentale e fisica per approfittare degli errori altrui. Si arriva così al tie break e qui la resa di Murray è totale, senza condizioni. Lo scozzese apre lo spareggio con un doppio fallo, Djokovic risponde con un Ace e poi un punto facile. Nemmeno un minuto e Nole guida 3-0, al cambio di campo sarà in vantaggio 5-1, che diventa immediatamente 6-1. Ultimo, disperato, tentativo di Murray che trova un Ace che sa di beffa, prima di arrendersi con il punteggio di 7-3.

Novak Djokovic, esulta dopo aver vinto il suo sesto Australian Open
Novak Djokovic, esulta dopo aver vinto il suo sesto Australian Open (getty images)

Nole può alzare le braccia al cielo e baciare il cemento che gli ha regalato così tante soddisfazioni: il Re di Melbourne è lui, ma la sensazione è che il serbo sarà, senza troppi problemi, il dominatore incontrastato anche di questo 2016. Adesso per lui un po’ di meritato riposo, poi inizierà la stagione sul cemento americano e quella sulla terra: l’obiettivo è uno solo, vincere Roland Garros, l’ultimo gioiello che manca nella sua splendida corona.

Edoardo Lavezzari