Serie A. Milan – Cagliari, Inzaghi: “Siamo obbligati a portare a casa i tre punti”

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NOTIZIA MILAN – CAGLIARI – E’ un Filippo Inzaghi deciso quello che si presenta in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida del suo Milan contro il Cagliari. Queste le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.com: “Dobbiamo tornare per forza a vincere e portare a casa i tre punti. Sarà una gara complicata, conosciamo bene il calcio di Zeman. Nelle ultime partite abbiamo raccolto meno di quanto meritato: a Firenze abbiamo fatto molto bene, speriamo di vincere domani. Il Cagliari dispone di calciatori molto rapidi e veloci, dovremo stare attenti. Giochiamo a San Siro, quindi dobbiamo fare la partita, con più cinismo in attacco. Il nostro momento? Abbiamo fatto bene fino a Natale, poi abbiamo avuto infortuni che hanno complicato tutto. Le tante rimonte subite? Con una ricetta giusta sarebbe bello riuscire a risolvere tutto. Una vittoria contro il Verona ci avrebbe dato più serenità, le vittorie ti permettono di avere tranquillità anche per le partite dopo. Abbiamo subito tante rimonte e quei punti persi pesano. Contro la Fiorentina era normale avere un calo fisico; magari avrei potuto mettere un difensore al posto di Honda, invece ho voluto inserire Cerci per le ripartenze. Il modulo? Questa è una squadra che ha bisogno di tre centrocampisti, l’ho sempre detto. Quando ci sarà tutta la rosa a disposizione sarà il modulo migliore; ma siamo sulla strada giusta, a Firenze abbiamo fatto bene. Giocatori recuperati? C’è De Jong, e Poli che torna dalla squalifica. I miei sostituti? A Firenze si è vista una squadra che segue l’allenatore e questa è la risposta più bella. Io mi auguro di restare qui a lungo, poi sarà la società a decidere il mio futuro valutando i risultati. La curva e il comunicato? I tifosi vanno fatti tornare con i risultati; servono molti fatti e poche parole. Bonaventura? Oggi valuterò dove schierarlo, può fare bene sia in attacco che in difesa, ma credo che potrà diventare una grande mezzala. Le critiche? Quando alleni il Milan sai a cosa puoi andare incontro. Era impossibile non pensare di soffrire, dato che si tratta della mia prima esperienza. La squadra sta dando risposte molto importanti, quindi io vado tranquillo e sereno per la mia strada. Io non voglio scaricare le colpe su altri, sono l’allenatore e il primo responsabile. Peccato perché fino a gennaio abbiamo visto un bel Milan; adesso pensiamo a finire bene la stagione, a fine campionato vedremo cosa succederà. I tifosi? I momenti negativi ci possono stare, i tifosi ci sono sempre vicini e accettiamo anche i fischi quando li meritiamo. Ora dobbiamo trasformarli in applausi. Il presidente? Era dispiaciuto per la partita di Firenze, mi ha detto che serviva maggior possesso palla. Io devo solo pensare a far giocare bene la squadra, nelle prossime 11 partite dobbiamo comandare il gioco. A Firenze siamo stati una squadra vera, dobbiamo ripartire da lì. Il morale della squadra? A Firenze abbiamo perso la spensieratezza dopo aver trovato il vantaggio, è subentrata un po’ di paura; certe situazioni vanno gestite meglio. Stiamo lavorando bene, domani avremo la prova del campo“.