PRANDELI: “Se TOTTI sarà in queste condizioni non potrò non considerarlo per il MONDIALE”

(getty images)
(getty images)

NAZIONALE, DICHIARAZIONI PRANDELLI – Di seguito le parole del ct della NAZIONALE Cesare PRANDELLI direttamente dal ritiro di COVERCIANO:

Sul “caso” Conte esploso dopo Bologna-Juventus e gli insulti ai bianconeri:
Questo clima non mi piace ma dobbiamo dare un contributo perchè possa migliorare questo clima, anche parlando. Conte ha ragione queste situazioni sono talmente esasperate e violente che possono dare fastidio e far pensare ad un allenatore di cambiare. All’estero rimarcano il fatto che questi aspetti non ci sono. La partita viene vissuta come evento sportivo e con forte emozione e finisce li. In Italia c’è molta violenza, esasperazione, provocazione. Il nostro compito è essere corretti e non accettare provocazioni sul terreno di gioco per 90 minuti.

Meglio andare all’estero allora?
Ragionando a mente fredda potrei dire che all’estero hai la possibilità di fare il tuo lavoro e non disperdere energie per queste cose. Noi siamo responsabili del nostro comportamento in campo, è determinante. Dobbiamo iniziare noi e avere un grandissimo rispetto nei confronti di tutti. Se ci sono provocazioni bisogna avere la forza di reagire in maniera ferma.

L’esultanza del tecnico della Juve?
Ognuno è libero di esprimere le proprie emozioni, ma c’è una linea sottile tra l’esultanza e il mancare di rispetto degli avversari.

Su Cerci:
Ha dato continuità alle prestazioni buone degli ultimi anni. Ventura gli è riuscito a trasmettere le giuste motivazioni. È un ragazzo interessante, con una progressione ottima e gran tiro. In più sa valutare anche i movimenti delle punte. Abbiamo voluto iniziare un percorso con lui, pensando a poter utilizzare due attaccanti esterni in futuro.

Su Balotelli:
Le sue maggiori realizzazioni sono dovute al fatto che resta concentrato per larghi tratti della partita. Era un’occasione straordinaria quella del Milan e lo sta confermando. Si sta allenando meglio, con più attenzione per i dettagli anche perché sa che deve giocare in quel modo anche in Nazionale.

Pazzini?
Sta facendo molto bene. Non lo abbiamo mai dimenticato e quindi lo valutiamo di convocazione in convocazione.

Pastual?
Sta giocando molto bene, ma gioca trenta metri più avanti rispetto a una linea a quattro e ho preferito dare una possibilità a un ragazzo di vent’anni che ha più prospettiva. Di lui, però, ho alta stima.

Sull’idea di convocare giocatori in blocco:
Abbiamo cinque milanisti e otto juventini perché mi piace l’idea di poter lavorare su dei blocchi. Con poco lavoro, così possiamo colmare le lacune e aumentare lo spirito di squadra. Ma le scelte sono dettate dal merito.

Su Totti:
Ho già detto più volte che voglio lavorare con ragazzi di prospettiva, ma mi hanno colpito molto le parole di Carlo Mazzone. Ha detto che in queste condizioni può fare ancora la differenza in Nazionale. Cosa posso dirvi? Vi dico che se la prossima estate sarà in queste condizioni non potremo non prenderlo in considerazione per il Mondiale. Speriamo soltanto di essere qualificati.

Su Cassano:
Contro il Tottenham è stato straordinario, prenderemo in considerazione tutti e quindi anche lui. Dico queste cose perché le penso e ci credo.

Sulla sfida col Brasile:
Vorremmo affrontare il Brasile con grande gioia e grande serenità. Ma so benissimo che noi italiani non siamo così. Le feste le facciamo dopo aver vinto, mai prima. L’idea è affrontare il Brasile come se fosse una partita di qualificazione, al pari di quella con Malta. Non si può sprecare tempo nella preparazione nervosa della sfida con il Brasile, perché incute timore. Non dobbiamo avere paura, ma nemmeno dimenticare Malta. Quindi non ci saranno esperimenti.

Con il 4-3-3, ma con qualche accorgimento:
Il centrocampo tutta qualità non deve essere accantonato, ma dobbiamo fare un percorso assieme. Non possiamo improvvisare, abbiamo visto che il centrocampo deve avere una buona dinamicità e gli esterni che accorciano sulle linee laterali. Dobbiamo provare tutto sul campo, senza dimenticarci degli equilibri.