LIGA. GUARDIOLA: “Il mio tempo qui è finito”. L’erede è il vice Tito VILANOVA. LIVE

Le parole del tecnico del Barça, che annuncia l’addio ai blaugrana nella conferenza stampa indetta al Camp Nou. Lo spagnolo ha aggiunto: “Sono stanco, la colpa è stata solo del tenpo. Non credo di voler allenare subito”. La società ha annunciato il suo sostituto. Rivivi la conferena stampa LIVE…

(getty images)

La favola di Pep GUARDIOLA sempra essere arrivata al termine. Dopo l’incontro di questa mattina con il presidente Rosell, durato oltre tre ore, sembra che non sia riuscito a convincerlo a proseguire la sua avventura sulla panchina blaugrana. Si chiude una splendida era segnata dal buon calcio e  da titoli conquistati, sotto la guida di Pep Guardiola, il club ha vinto 13 titoli su 17 disputati, tra cui due Champions League e tre volte la Liga. Il clubcatalanoha annunciato che alle 13.30, al Camp Nou, ci sara’ una conferenza stampa che sara’ tenuta dal tecnico assieme al presidente Sandro Rosell e al direttore sportivo Andoni Zubizarreta. Il tecnico avrebbe già annunciato la volontà alla squadra.

A BREVE LE PAROLE DEL TECNICO

AGGIORNAMENTO ORE 13:25 – Anche i giocatori del BARçA saranno nella sala conferenze del Camp Nou per dare l’addio al tecnico blaugrana.

AGGIORNAMENTO ORE 13:35 – I giocatori del BARCA (si riconoscono PUYOL, VALDEZ, FABREGAS, XAVI) sono seduti tutti in prima fila per celebrare l’addio al proprio tecnico. Non c’è LIONEL MESSI. Tantissimi i giornalisti presenti che stanno accalcando la sala stampa del Camp Noiu.

AGGIORNAMENTO ORE 13:36  – Entra GUARDIOLA seguito da Rosell e Zubizzareta

ROSELL: ” Vi abbiamo convocato qui per annunciare che Pep GUARDIOLA non sarà il tecnico del Barcellona nella prossima stagione. Passeremo la parola a Guardiola per fargli spiegare la sua decisione. Per consolidare il nostro futuro  rafforzarlo richiamiamo la nostra maturita e forza che abbiamo avuto come società. Grazie a Pep per aver migliorato il nostro mondoc alcistico. Non sarà mai messo in discussione, ha onorato i nostri valori e la nostra bandiera. Lo ringraziamo per il supporto, l’affetto, la stima che ci ha dato. La graditudine del mondo del Barcelloa sarà eterno. Dal profondo del cuore grazie PEP”

Prende la parola un GUARDIOLA  che trattiene a stento le lacrime.

GUARDIOLA: “Non è una situazione semplice per me, proverò a spiegarvi come mi sento e cosa provo. Mi dispiace per l’incertezza che si era creata e di aver provocato problemi alle persone che stimo. Mi dispiace se qualcuno ha messo in dubbio il mio impegno e la mia serietà. Prima di essere l’allenatore, ho fatto qui il calciatore. Potete capire come mi sento, perché questa è e sarà sempre casa mia. Essere allenatore del Barcellona per quattro anni è un’eternità”.

PAUSA

“Ad ottobre e successivamente a dicembre avevo aprlato con il residente e la società avevo già comunicato la mia volontà ai dirigenti, ma non volevo dirlo alla stampa e ai giocatori, non potevo farlo. C’erano ancora molte partite e molto da fare. Ho voluto prendere questa decisione con calma. Non avrei mai voluto creare problemi all’ambiente. E’ semplice da spiegare, sono passati quattro anni abbiamo fatto tante cose e tante tappe insieme, Io sapevo che la mia tappa come allenatore del Barça si andava a concludere. Pe rimanere qui bisogna essere qui per tutto l’anno al 100% tutti i giorni. L’allenatore deve essere forte e  deve  avere l’energia giusta per contagiare la squadra e l’ambiente perché la squadra deve dimostrare in campo la forza che ha. Non posso non esprimere in questo luogo la stima che ho per questi giocatori e per quelli che ho allenato in  precedenza. Sono soddisfatto dei risultati che abbiamo ottenuto insieme in questi anni. I giocatori sono il cuore della squadra e io sono solo un privilegiato che ho potuto allenarli in questi anni ed ho cercato di farlo con il massimo impegno,  della passione e della passione. Volevo ringraziarli e nessuno può capire, se non fa l’allenatore, vedere i risultati del campo  e certe giocate come è successo a me. Ho sempre provato ad incoraggiare i miei giocatori e ad unirmi a loro e avere un rapporto con loro molto vicino giorno per giorno trasmettendo loro la mia passione. La responsabilità del mio addio è il tempo, la stanchezza, la fatica, ci vuole fatica per allenare il Barcellona e  adesso sono stanco e semplicemente è finito il mio tempo. Vado via sicuro di aver fatto bene e contento e orgoglios di essere stato qui tutto questo tempo. La forza di questo club lo conoscono bene tutti. Grazie a tutti non so più cosa aggiungere”

LUNGO APPLAUSO

Prende la parola il patron ROSELL che annunciA che TITO VILANOVA sarà il prossimo allenatore del BARCA.

ROSELL: “Ringraziamo Guardiola e siamo sicuri che abbia preso la decisione migliore per il Barcellona. Nessuno dubita che Pep sia uno dei nostri. Inutile ripetere i ringraziamenti, e i sentimenti che abbiamo nei suoi confronti. Lo ringraziamo per come ha gestito i giocatori e la squadra e credo che per sempre questo sarà ricordato come il “sistema” di Pep.  Lo ringraziamo per l’immagine vera che ha saputo esprimere della nostra squadra e della nostra società. Non c’è solo il titolo sul campo, ma anche l’orgoglio di aver giocato bene e per questo lo ringraziamo. L’orgoglio non viene messo in mostra in bacheca ma conta più di tutti gli altri. Cercheremo di gestire al meglio l’eredità che ci lascia Guardiola. Al 99% volevamo annunciare che l’incarico  passerà a Tito VILANOVA”

ZUBIZARRETA: “Io non continuerò ad essere qui lo dico in questa conferenza stampa. E’ la decisione di PEP, solo la sua. E’ iniziato tutto con un “faremo bene” ed invece è andata ancora meglio. Il valore di Pep e le sue parole sono diventati fatti reali. Far parte del Barcellona è la cosa migliore e questo è un’eredità e una sfida che ci lascia. Da qui vogliamo ricominciare a lavorare. In questo processo quando lui ha iniziato a farci capire che lui non avrebbe proseguito noi non volevamo crederci, ma con il tempo abbiamo dovuto iniziare a prendere questa ipotesi in seria considerazione e che potesse diventare realtà. Chi potrà sostituirlo è stata la domanda più difficile, chi possiamo scegliere per far proseguire questa strada. Abbiamo valutato divente strade, personalità, gioco, l’impegno per il club, conoscere la sua grandezza e le sue problematiche. Perché il Barça realtà bella e complicata. Abbiamo scelto Tito perché rappresenta tutti. Rappresenta l’idea, l’esperienza e l’analisi. Noi mettiamo tutto per affronare le parite e ci vuole la personalità giusta per stare qui in situazioni come queste. Tito è diversod a Pep, ma noi vogliamo proseguire su questo tipo di profilo, ma vogliamo continuare così. Abbiamo sempre detto che quando abbiamo bisogno di un giocatore guardiamo alla Cantera, noi guardiamo dentro casa nostra e da qui inizia il nostro progetto. Casa nostra viene prima di tutto e questo vale anche per l’allenatore. Ci resta circa un mese abbiamo una partita domenica e una finale, quella del 25 maggio e vogliamo che sia positiva. Continueremo a lavorare e questa scelta comporta dei rischi, ma come disse PER “Ci allacciamo le cinture e si parte”

SI PASSA ALLE DOMANDE DEI GIORNALISTI

GUARDIOLA: ” 4 anni sono 4 anni, tanti mesi di lavoro. Se uno allena il Barça non senta questa pressione. E’ il tempo che passa e un ciclo che si chiude. le cose vanno consumandosi. E’ così”

Di cosa si sente più orgoglioso Guardiola al di là dei trionfi calcistici

“Mi piace l’idea di andare via avendo dato il massimo, è un senso di pienezza. Non dimenticherò mai quello che mi hanno insegnato i miei predecessori. Quello che ho detto pensato in questi anni è ciò che sentivo e che volevo esprimere. AVrò sempre stima in questo club e per quello ho capito che dovevo essere sincero e che il mio ciclo era finito”

Vilanova era l’unica opzione?

R “No volevamo proseguire così e ora la dirigenza deve ratificare la decisione”

Cosa farà ora Guardiola?

G”Non credo di aver subito voglia di riniziare ad allenare”

Cosa cambia nell’area direttiva del club?

R “Dobbiamo definire qualcosa, ma non cambierà molto. Dovremo concentrarci sui dettagli per migliorare ancora. Poi con Vilanova vedremo il da farsi per migliorare. Qualcosa va modificata, ma finora la stagiuone è stata ottima”

Decisione più complicata per lei da quando è presidente?

R “La decisione non è recente, PEP già aveva parlato con me. Ma poi la decisione è di PEP non la mia.

Cosa augura a VILANOVA

G “Auguro il meglio a VILANOVA. Il club e la società sono pronti per accoglierlo e i giocatori lo conoscono. Poi sicuramente ci sono dellle idee che hanno in comune”.

La decisione è stata influenzata dal risultato in Champions?

G “La decisione non ha nulla a che vedere con il risultato dell’altro giorno. Mi dispiace di aver trasmesso energia negativa, ma non posso prendere in giro nessuno. Se non avevo più quel fuoco per allenare la squadra non potevo continuare”

Come ha reagito la squadra

“Malissimo (ride). Mi hanno trattato male (ride). Sanno già con chi lavoreranno non ci sono voci e polemiche. Spesso si parla di nuovi allenatori e cambi in panchina, ma sanno che finché saranno qui darò il massimo”

Cambia qualcosa nell’immediato?

Z “No, il progetto va illustrato a Tito e bisogna aspettare l’ok della giunta direttiva. Non bisogna avere fretta, noi puntiamo sulla continuità. Vogliamo rispettare la parte finale della stagione, abbiamo partite importanti da giocare, poi penseremo al futuro. Non vogliamo mischiare le due cose come abbiamo fatto con Pep”.

Come è stata questa decisione?

Z “Decisione comunque dolorosa e non avrei mai voluto essere in questa conferenza stampa. C’è stata una riflessione con la società. Continuerà il mio rapporto con club e società. Non ho dubbi che questo progetto è lungimirante ne ho parlato con Pep e Sandro. Vorremmo che continuasse tutti così e abbiamo capito che la decisione di Pep era quella che ci aveva presentato ad ottobre”.

A livello personale cosa signiofica che ci sia Vilanova come tuo successore?

G “E’ una persona capace che già consoce la squadra. Sono sicuro sia la persona giusta per prendere in mano la squadra e il progetto. Se avessi avuto dubbi ne avrei parlato, ma non è successo. E’ successo con me quando c’era Laporta e poi Rosell. Ho iniziato cinque anni fa con il Barcellona B, dandomi fiducia. Sono sicuro che per Tito sarà lo stesso e che farà bene”.

Cosa significa essere nel Barça?

Z “Barcellona significa pressione. E’ una società importante non solo per i risultati, ma anche per il modello che ha lanciato. La pressione è una cosa positiva che giorno dopo giorno cresce e che serve per affrontare le competizioni. La Liga e la Champions si conquistano giorno per giorno. Lo ha dimostrato Pep allenando oggi con lo stesso spirito degli altri giorni. Lo chiamavano visionario, ma dopo quattro anni ora tutti si sono dovuti ricredere. Accetteremoc ritiche ed opinioni, ma questo è il ruolo della società. Pep usava un motto “ANDRà TUTTOE BENE”. Cercheremo di farlo nostro e di ripeterci”

Come allenatore che ne pensa di questa situazione?

G”Non posso dire nulla, ringrazio tutti per quello che mi hanno dato. Qui per un allenatore tutto è speciale”

Si parla di modello che Guardiola lascerà?

R “Si, la squadra sa vicnere e sa perdere e questo solo grazie a lui”

Un ringraziamento a Pep per il rispetto per i media, la famiglia ha influenzato la sua decisione?

G “No la mia compagna capisce la vita che conduco. Mi comprende e non c’entra nella mia decisione. E’ una scelta solo mia”.

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