GAZZETTA DELLO SPORT. 400 E NON SENTIRLI Geniale, sicuro e vincente E’ il Pirlo Day

GAZZETTA DELLO SPORT. 400 E NON SENTIRLI Geniale, sicuro e vincente E’ il Pirlo Day

Il regista bianconero tocca le 400 presenze in Serie A ed è  l’uomo in più dei bianconeri

(getty images)

Vincere per non abbandonare il sogno scudetto. Ma anche per smorzare eventuali ambizioni di «secondo posto-Champions» da parte di Lazio, Udinese e Napoli. Genova è tappa fondamentale, c’è poco da fare. Gara delicata, ulteriore prova di maturità per un gruppo che – va detto – finora è andato oltre i propri limiti, mantenendo miracolosamente in vita un campionato che ha nel Milan il suo naturale e netto favorito.  Tanta pressione, dunque, oltretutto in una situazione di emergenza totale in difesa e «senza il nostro mister in panchina, forse l’assenza più grave per quello che sa trasmetterci durante la gara», hanno detto in questi giorni i vari giocatori interpellati dai media. Sale inevitabilmente la responsabilità dei Capitani, di Gigi Buffon, Andrea Pirlo e Ale Del Piero: i primi due sicuramente in campo, il Mito in panca, pronto a dare una mano in caso di necessità. A loro il compito di dare sicurezza e punti di riferimento a una truppa in generale non troppo abituata a certe altezze. In particolare Antonio Conte si affida soprattutto al suo regista, al tecnico in campo, ad Andrea Pirlo: l’insostituibile, l’uomo che si esalta nelle responsabilità, che conosce e ha combattuto ogni tipo di battaglia nelle arene di tutto il mondo. Uno degli ultimi fuoriclasse del nostro calcio, forse l’unico centrocampista che oggi potrebbe trovare spazio nell’undici titolare del Barcellona di Guardiola, sicuramente l’uomo della svolta nel progetto Agnelli-Marotta affidato a Conte. E Andrea da Brescia, come sempre, risponderà presente. Ancor di più in un giorno statisticamente importante per la sua carriera: mercoledì scorso, a Bologna, ha infatti collezionato la 399ª presenza in serie A; oggi, a Marassi, fa 400! Un altro traguardo di prestigio all’interno di una carriera straordinaria. Successi a tutti i livelli. Da protagonista. Col Milan ha preso tutto, in Italia, in Europa e nel mondo. Con le varie Nazionali si è portato a casa un titolo europeo Under 21, un «bronzo» olimpico e il Mondiale 2006 in Germania. Sono ormai 17 anni che è nel calcio che conta: esordì in seria A con il Brescia, 21 maggio 1995, contro la Reggiana; dentro all’80’, al posto di Marco Schenardi. Da allora 40 presenze a Brescia, poi Inter (22), Reggina (28), Milan (284) e Juventus (25); 43 le reti nella massima serie. Oggi (assieme a Lichtsteiner) raggiungerà Barzagli in testa alla classifica dei bianconeri più presenti in questa stagione: 28 gare su 30, Coppa Italia compresa. In campionato ne ha saltata solo una, per squalifica: voto medio 6,54. Con buona pace di chi la scorsa estate lo aveva definito un’affare a rischio. Agnelli e Marotta «benedicono» il triennale offerto al 32enne fuoriclasse bresciano preso a costo zero. Fra i giocatori in attività, solo in sei hanno fatto meglio di Pirlo a livello di presenze in serie A: nell’ordine, Zanetti (562), Totti (492), Del Piero (469), Buffon (445), Nesta (411) e Antonioli (406).